Benincasa (Pd Catanzaro): “Caro Zingaretti ti scrivo…”

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’attivista catanzarese Democrat, Sandro Benincasa

Caro Segretario Zingaretti andiamo avanti vogliamo un nuovo gruppo dirigente in Calabria, per informarti a Catanzaro sono state bruciate intere generazioni di giovani ed energie positive.

Caro Segretario Zingaretti andiamo avanti vogliamo un nuovo gruppo dirigente in Calabria, per informarti a Catanzaro sono state bruciate intere generazioni di giovani ed energie positive.

Oggi, la visita di Zingaretti è un grande appuntamento politico per la città di Catanzaro poiché c’è grande attesa per riflettere seriamente sul destino del Partito in Calabria ed a Catanzaro dove siamo stati appaltati da equilibri inaccettabili di una politica clientelare, affaristica  e sottobanco di alcuni ambienti che sicuramente non hanno voluto bene al PD di Zingaretti.

Noi siamo quelli che, per anni e tuttora in queste ultime vicende regionali abbiamo messo la faccia per mettere il partito nelle condizioni di poter esprimere una linea politica di rinnovamento con il commissario Graziano quando tanti altri stavano alle dipendenze del manovratore. E’ giunta l’ora della chiarezza e questo se lo augurano tutti quelli che hanno creduto nel rilancio di un partito serio e pulito, quello di Nicola Zingaretti. 

Si segnerà l’inizio di una nuova fase politica anche in Calabria e da Catanzaro oppure finirà tutto a tarallucci e vino?

Lo diciamo con forza e convinzione perché c’è lo chiedono i nostri elettori che si stanno riavvicinando, e pertanto non possiamo più deluderli.

Dopo l’inchiesta “RINASCITA SCOTT” e l’inchiesta di Catanzaro “Gettonopoli”, la situazione politica – istituzione in Calabria si presenta compromessa e preoccupante.

Le ultime elezioni regionali ci danno un dato allarmante, il 56% dei calabresi non vanno a votare e pertanto il primo partito calabrese è il partito dell’astensionismo, e poi l’altro partito forte è la’ndrangheta.

Negli ultimi anni, la politica si è indebolita molto perché il potere della cosa pubblica è stato gestito con personalismo, arrivismo ed arroganza padronale soffocando la democrazia e demolendo l’azione dei partiti.

Quando Il Dott. Gratteri dice che in, più di qualche comune calabrese, è la ‘ndrangheta a scegliere il sindaco dobbiamo analizzare attentamente i motivi per cui a comandare è il capomafia del posto.

L’intreccio tra massoneria, colletti bianchi e ‘ndrangheta deve farci coraggio a reagire e sostenere la Magistratura, per creare una voglia di riscatto di tutta la comunità calabrese, perché esiste una Calabria sana.

Se a Catanzaro le presenze fantasma dei consiglieri comunali nelle riunioni delle commissioni consiliari è stato un meccanismo immorale da parte di chi è stato eletto dai cittadini catanzaresi, poiché ciò ha causato un danno di 21.796,01 euro x i gettoni di presenza e altri assunti come dipendenti da amministratori di imprese complici, provocando una frode presunta di 300 mila euro. Certo la giustizia farà il suo corso, noi siamo garantisti al 100x 100 ma i fatti realisticamente sono questi. E’dovuto intervenire Giletti per scoprire l’acqua calda che ha scottato le mani di alcuni consiglieri comunali che, tempestivamente si sono dimessi. Perché non hanno deciso di dimettersi quando è avvenuta l’inchiesta a dicembre. Comunque complimenti a chi lo ha fatto non è mai troppo tardi. E poi magari si vuole dare lezioni di moralità agli altri. Purtroppo a Catanzaro il tessuto politico e sociale è veramente desolante.

Il PD, nonostante le difficoltà risulta il primo partito in Calabria.

Certamente, la lotta interna tra tifoserie, non ha consentito al Pd di Zingaretti di sconfiggere la destra calabrese. Addirittura alcuni di noi siamo stati definiti venduti al commissario Graziano, per aver seguito una linea di rinnovamento, con la nostra credibilità e serietà non ci stiamo a chi continua e cerca di riciclarsi ad ogni competizione elettorale per riposizionamenti personali ed immorali.

Il pericolo della Lega è alle porte, e noi caro segretario Zingaretti non dobbiamo permettere a nessuno di continuare a salire e scendere dal carro. Stiamo attenti perché il risultato che il partito ha ottenuto non può essere sciupato dai soliti capibastone.

In Emilia hanno votato il 30% in più degli elettori perché Bonaccini ha governato bene ed il contributo delle sardine è stato determinante perché lì al contrario che in Calabria le sardine sono una realtà.

In Calabria, più che le sardine abbiamo preferito il re del tonno, Pippo Callipo ed abbiamo fatto bene. Potevamo fare di più? Abbiamo iniziato una nuova fase? Sicuramente si 

Il PD anche nella Provincia di Catanzaro con la guida coraggiosa del segretario Gianluca Cuda e del Commissario Graziano, l’ottimo risultato di Raffaele Mammoliti e Fabio Guerriero, la grande generosità di una donna eccezionale come Angela Robbe e l’elezione di due consiglieri regionali Libero Notarangelo ed il delfino di Brunello Censore Hanno consentito il rilancio di un partito serio e credibile.

Come dice Zingaretti dobbiamo allargare il campo progressista a movimenti ed associazioni per un progetto alternativo al centro-destra ed anche a Catanzaro occorre con la massima tempestività responsabilizzare un gruppo dirigente celebrando il congresso cittadino perché il partito del capoluogo è stato sacrificato da equilibri inaccettabili per l’arroganza e l’autoritarismo di alcuni che hanno utilizzato il loro ruolo per fare accordi e giochi con la destra catanzarese e calabrese.

Adesso caro segretario ti chiediamo il congresso del partito della città, prima del congresso regionale mi sembra il minimo per Catanzaro e per i compagni che hanno sposato la linea zingarettiana senza se e senza ma e persino in tempi non sospetti quando altri erano innamorati della politica dei selfie.

Siamo consapevoli che il percorso è lungo e faticoso, ma abbiamo la consapevolezza di potercela  fare esclusivamente per il bene del PD. 

SANDRO BENINCASA  (PD Catanzaro)

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