Blitz antidroga nel Vibonese, undici arresti e sette indagati a piede libero: ecco chi sono (NOMI)

Tra le persone arrestate dai carabinieri c'è anche Salvatore Ascone, il presunto assassino di Maria Chindamo, già imputato in Corte d'assise a Catanzaro

Sono complessivamente 18 gli indagati dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro culminata, nella notte appena trascorsa, nel blitz antidroga messo a segno dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo Valentia tra Mileto, Filandari e Limbadi.
Tra le persone arrestate spicca Salvatore Ascone, detto “U pinnularu”, 58 anni, di Limbadi, già imputato dinnanzi alla Corte d’assise di Catanzaro per la scomparsa di Maria Chindamo. Coinvolto anche il figlio Rocco e l’operaio romeno Laurentiu Gheorghe Nicolae che risultano indagati a piede libero. Undici le persone per le quali il gip di Catanzaro ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare, sette di queste si trovavano già in carcere. Tra di loro pure il boss di Zungri Giuseppe Antonio Accorinti, detto “Peppone”.

I nomi dei 18 indagati

Questi i nomi dei 18 indagati: Giuseppe Antonio Accorinti, 65 anni,di Zungri; Rocco Arena, 37 anni, di Rosarno; Rocco Ascone, 24 anni, di Limbadi; Salvatore Ascone, 58 anni, di Limbadi; Francesco Barbieri, 36 anni, di San Calogero; Angelo Bartone, alias “bombolo, 49 anni di Mileto; Bruno Cappellano, 56 anni, di Amato; Cono Rocco Fusca, 57 anni, di Cessaniti; Armando Galati, alias “u biondo”, 70 anni, di Mileto; Domenico Galati, 40 anni, di Mileto; Michele Galati, 44 anni, di Mileto; Francesco Mangone, 44 anni, di Mileto, Saverio Maesano, 46 anni, di Mileto; Giuseppe Navarra, 33 anni, di Rombiolo; Valerio Navarra, 31 anni, di Vibo Valentia; Laurentiu Gheorghe Nicolae, 35 anni, di Limbadi; Simone Rettura, 36 anni, di Mileto.
A vario titolo devono rispondere di associazione finalizzata al trasporto, alla detenzione, alla vendita e alla cessione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish, nonché in ordine alla commissione di condotte di acquisto e cessione di sostanza stupefacente. L’attività investigativa è una prosecuzione dell’operazione Maestrale e si concentra su un vasto traffico di sostanze stupefacenti che – secondo l’accusa – sarebbe stato organizzato dopo la prima ondata di arresti dalle articolazioni di ‘ndrangheta dei Locali di Mileto e Zungri con canali di approvvigionamento anche in Albania e di rivendita nel Nord Italia e in Sicilia.

Chi va in carcere

Il gip Sara Merlini ha applicato la custodia cautelare in carcere per Giuseppe Antonio Accorinti, Salvatore Ascone, Francesco Barbieri, Angelo Bartone, Cono Rocco Fusca, Armando Galati, Domenico Galati, Michele Galati, Michele Silvano Mazzeo, Giuseppe e Valerio Navarra. Gli altri sette sono invece indagati a piede libero

LEGGI ANCHE | Nuovo colpo della Dda di Catanzaro alle ‘ndrine vibonesi: blitz antidroga dei carabinieri e 11 arresti

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
La vice presidente della Regione, Giusi Princi, in queste ore ha sciolto la riserva e sarà candidata di Forza Italia nella circoscrizione Sud
Oltre agli imprenditori incontrerà il presidente della Regione Occhiuto, la presidente della Provincia di Cosenza e il prefetto
L'idea è realizzare una società pubblico-privata con il 49% di quote pubbliche e il 51% divise tra terminalisti e le altre 4 società
Il rapporto tra mamma e figlio e i dettagli di una confessione difficile raccontato in una lunga intervista al settimanale
L'uomo ha tentato di gettare parte dello stupefacente ma la sostanza è stata recuperata dai militari e sequestrata
"Punto di non ritorno per politica e istituzioni nazionali. Ecco come potrebbe essere modificata una legge che così com'è viola tutti i principi costituzionali e giuridici"
Ossessionato dalla gelosia rende la vita un inferno alla sua donna che trova il coraggio di denunciarlo ai carabinieri
L’Amministrazione comunale ha rilasciato all’Asp di Catanzaro il permesso di costruire numero 16 per la realizzazione dell’importante opera
Uno di loro è finito in carcere, gli altri tre ai domiciliari, con l'accusa di rapina, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere e minacce
Tutto è nato dopo le accuse lanciate alla madre superiora di aver rotto il voto di castità con telefonate dai contenuti sessuali
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved