In Italia ci sono 3.992 intitolazioni dedicate a Giacomo Matteotti, che così risulta il politico italiano del Novecento più presente nella toponomastica. Una di queste intitolazioni si trova in una piazza importante di Catanzaro. Nella fattispecie la fece realizzare l’avvocato Giovanni Correale Santacroce, socialista, primo sindaco del capoluogo dopo la caduta del fascismo. Uno dei primi atti che fece dopo l’insediamento fu quello di ripristinare la democrazia cittadina. Lo esplicò il 10 giugno 1944, in occasione della ricorrenza dell’assassinio dell’onorevole Giacomo Matteotti deliberando che venisse dedicata alla sua memoria la piazza che ancora oggi lo ricorda.
Chi era Correale Santacroce
Chi era Correale Santacroce
Correale Santacroce, che era nato a Siderno il 1909 ma svolgeva la professione forense a Catanzaro, fu nominato sindaco della città dall’Allied Military Government of Occupied Territory (AMGOT) e rimase in carica fino alle prime elezioni democratiche del 1946. Un suo parente, Giacomo Correale Santacroce, scrisse nelle sue memorie: “Col tempo seppi che nella mia famiglia c’erano tradizioni liberali e socialiste. Un nostro cugino con il mio stesso cognome, Giovanni, fu il primo sindaco socialista di Catanzaro dopo la liberazione della città, e suo fratello Ugo, anch’egli socialista, è morto con gli eroi di Cefalonia combattendo contro i tedeschi. Il terzo fratello, l’ufficiale dell’aeronautica di cui ho già parlato, si era unito ai partigiani. Successivamente la mia famiglia si trasferì a Milano. La mia maturazione politica fu completa solo intorno ai 20 anni quando, studente alla Bocconi, ho cominciato a leggere Il Mondo di Mario Pannunzio. La redazione de Il Mondo era un ritrovo di ex appartenenti al Partito d’Azione e di partigiani di Giustizia e Libertà, i più intransigenti tra gli antifascisti Avevo fatto le mie scelte politiche, che non ho più abbandonato. Ernesto Rossi scriveva su quel giornale contro i “padroni del vapore”, cioè i monopolisti dell’economia italiana (purtroppo, gli argomenti non gli mancherebbero neppure oggi!). Io feci una tesina contro gli industriali zuccherieri, e presi un ottimo voto”.
Il centenario della morte di Matteotti
Il governo Draghi istituì nel 2022 un comitato nazionale “con il compito di programmare, promuovere e curare lo svolgimento della manifestazioni per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti” che avvenne il 10 giugno 1924 per mano di sicari fascisti. Successivamente la senatrice Liliana Segre, ha presentato un disegno di legge, coerente e conseguente al comitato di cui sopra. La proposta di legge prevede, tra l’altro, di attribuire un contributo straordinario alla Casa-museo Matteotti di Fratta Polesine (luogo natio di Matteotti) di 50 mila euro per gli anni 2023-2024 e di 400 mila euro in favore degli eventi in via di elaborazione per il medesimo biennio. Sono previste manifestazioni ufficiali in diversi Comuni italiani, per il Sud c’è Messina; anche perché le sue posizioni antimilitariste e il suo attivismo contro la guerra gli costarono l’allontanamento dal Polesine per tre anni e il confino in una zona montagnosa nei pressi di Messina.
E la Calabria cosa farà? Al momento non ci sono molte notizie al riguardo, al netto della municipalità di Catanzaro che ha nominato una commissione di scopo composta da sei esperti storici più il sindaco Nicola Fiorita che la presiede. Tra le proposte discusse, spiccano “l’organizzazione di un’esposizione dedicata, la proiezione di opere cinematografiche e il coinvolgimento attivo delle scuole locali. Grazie alla generosa collaborazione di cittadini e ai contatti attivati con la Fondazione Giacomo Matteotti, sarà possibile arricchire queste iniziative con fonti storiche originali di provenienza nazionale e dagli archivi della città”.