Proseguono incessanti le proteste degli agricoltori che contestano le politiche dell’Unione Europea, ritenute penalizzanti per il settore agricolo. Da giorni, i manifestanti bloccano la Jonio-Tirreno a Reggio Calabria, generando caos nella zona, con le Forze dell’ordine impegnate a monitorare per evitare disagi alla viabilità. La protesta prosegue anche nella zona di Cosenza: da diversi giorni, gli agricoltori si sono radunati nell’ex area mercatale di Rende, stabilendo un presidio fisso per opporsi alle politiche europee, nazionali e regionali. La richiesta è chiara: non vogliono deroghe, ma nuove leggi solide a tutela del lavoro e dell’agricoltura.
La determinazione degli agricoltori
La determinazione degli agricoltori
I manifestanti hanno scelto di vivere, dormire e mangiare all’aperto, accanto ai loro trattori, dimostrando la determinazione nel proseguire la protesta. Un manifestante afferma che “il presidio non avrà fine finché non otterranno risposte concrete”, in caso contrario, minacciano di unirsi ad altri presidi provenienti da diverse parti d’Italia per marciare su Roma.
Ieri la protesta degli agricoltori cosentini è giunta a Castrovillari dalla Valle dell’Esaro e dalla Sibaritide. Oltre un centinaio sono partiti dal presidio permanente dello scalo di Spezzano Albanese diretti a Castrovillari dove hanno sfilato per le vie del centro. Il corteo si è poi fermato sotto la sede della Coldiretti in piazza Giovanni XXIII, paralizzando le arterie di entrata e uscita dalla città del Pollino.
La protesta dei trattori in Belgio
Anche in Belgio, la protesta dei trattori si sposta al confine con l’Olanda, dopo l’assedio a Bruxelles. Nelle Fiandre, vengono segnalati blocchi su diverse autostrade. Nel contempo, la situazione si è calmata nella capitale belga dopo le proteste di ieri, mentre alcuni blocchi vengono registrati in Vallonia.
A Cagliari, gli agricoltori e pastori sardi continuano la loro protesta davanti al varco Dogana del porto per la terza notte consecutiva. Senza una data precisa per la cessazione della lotta, i promotori della manifestazione decidono di coordinarsi con i colleghi in altre parti d’Italia ed Europa, in attesa di un incontro con i vertici delle istituzioni nazionali ed europee. La notte è segnata da clacson, fischi e luci accese dei trattori, con il cielo illuminato dai fumogeni.