Minacciava mamma e fratello per avere i soldi da spendere in droga, giovane arrestato a Gizzeria

E' accusato di tentata estorsione: avrebbe anche rovesciato una bottiglia di benzina sulla madre minacciandola di darle fuoco

I Carabinieri della Stazione di Gizzeria Lido hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di G.A, 21enne di origine romene, gravemente indiziato del delitto di tentata estorsione. Dalle indagini svolte dai carabinieri, sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, è emerso che l’uomo, da aprile a maggio 2024, con cadenza pressoché giornaliera, avrebbe minacciato di morte la propria madre e il fratello al fine di farsi consegnare somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

La famiglia, esasperata dalle condotte violente e prevaricatorie del figlio, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Gizzeria che sono riusciti a documentare, tra l’altro, che l’indagato, spinto dalla necessità di ottenere i soldi, dietro l’ennesimo rifiuto da parte della madre, sorprendeva la donna nell’atto di uscire dalla propria abitazione, rovesciandole addosso della benzina contenuta in una bottiglietta di plastica minacciandola di darle fuoco. Il gip del Tribunale di Lamezia Terme, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati e specifiche esigenze di cautela sociale, ha applicato nei confronti del medesimo la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

La famiglia, esasperata dalle condotte violente e prevaricatorie del figlio, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Gizzeria che sono riusciti a documentare, tra l’altro, che l’indagato, spinto dalla necessità di ottenere i soldi, dietro l’ennesimo rifiuto da parte della madre, sorprendeva la donna nell’atto di uscire dalla propria abitazione, rovesciandole addosso della benzina contenuta in una bottiglietta di plastica minacciandola di darle fuoco. Il gip del Tribunale di Lamezia Terme, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati e specifiche esigenze di cautela sociale, ha applicato nei confronti del medesimo la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

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