Grinta, cuore, malizia e determinazione. Erano le armi chieste da Gaetano D’Agostino per fare punti contro l’Avellino. La Vibonese le ha messe tutte o quasi ma è bastata una piccola disattenzione per far pendere la bilancia dalla parte sbagliata. E stavolta non è bastato il solito miracolo di Marson per ripetere l’exploit di domenica scorsa contro il Campobasso. Il gol non è arrivato e stavolta l’acuto di Ngom ha sbattuto contro la traversa. Questione di centimetri. All’Avellino è stato sufficiente sfruttare l’attimo di briglie sciolte regalato dai rossoblù poco dopo la prima mezz’ora di gioco per segnare il gol della vittoria ed espugnare il “Luigi Razza” con il minimo sforzo e anche con un pizzico di fortuna. La Vibonese resta dunque ultima in classifica a una giornata dal giro di boa e alla vigilia del derby con il Catanzaro in programma domenica prossima al Ceravolo.
Primo tempo
Primo tempo
La cronaca registra una Vibonese attentissima con D’Agostino che disegna il 3-5-2 con Polidori, Risaliti e Mahrous in difesa e Vergara in panchina dopo aver scontato il turno di squalifica. L’Avellino si presenta a Vibo con gli ex Silvestri e Tito tra i titolarissimi e Carriero come novità principale. E’ la mossa vincente di Piero Braglia, costretto a guidare i suoi dalla tribuna. Il centrocampista spezza l’equilibrio al 34′ quando trova lo spazio giusto per colpire Marson reduce dal miracolo sul colpo di testa di Maniero. Intervento strepitoso ma inutile al cospetto del destro vincente che vale lo 0-1 irpino. La risposta della Vibonese c’è ma sbatte sulla traversa perché Ngom è bravo a prendere il tempo a Dossena ma è sfortunato sulla deviazione che supera Forte senza finire in rete.
Secondo tempo
Ci sarebbe una seconda opportunità per la Vibonese ma stavolta Ngom la spreca malamente. Il cross è sempre di Grillo che mette la palla a metà strada tra Silvestri e Tito laddove è ben piazzato l’attaccante rossoblù, tutto solo e libero di trafiggere Forte da pochi passi. Il suo colpo di testa finisce però a lato e con questo errore terminano di fatto le speranze di rimonta dei padroni di casa. L’ultimo ad arrendersi è D’Agostino che le prova tutte inserendo tutti i giocatori offensivi che ha a disposizione ma il pari non arriva e in pieno recupero serve un altro prodigioso intervento di Marson per fermare Kanoute e lasciare partita in bilico fino all’ultimo secondo. Tutto vano, tutto inutile.