(NDL) – Ventuno persone sono indagate per falso in concorso ed ingiusto profitto nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Secondo l’ordinanza emessa dal sostituto procuratore presso la sezione penale della Procura di Catanzaro dott. ssa Graziella Viscomi i professionisti si sarebbero accordati per assentarsi dal lavoro in modo simultaneo (co-morbilità), producendo false attestazioni di malattia.
Secondo l’ordinanza emessa dal sostituto procuratore presso la sezione penale della Procura di Catanzaro dott. ssa Graziella Viscomi i professionisti si sarebbero accordati per assentarsi dal lavoro in modo simultaneo (co-morbilità), producendo false attestazioni di malattia.
Secondo l’ipotesi del magistrato scopo di questa azione sarebbe stata la ritorsione nei confronti dell’ASP la cui commissione prefettizia aveva tagliato loro l’indennità aggiuntiva come medici del SEU 118.
L’ ACCUSA
Il reato penale contestato ( artt 81 cpv, 110 e 640 c II c.p.) è quello di concorso morale e materiale atto a indurre in errore il datore di lavoro incrinando la funzionalità del servizio 118 e conseguendo ingiusto profitto. L’attività fraudolenta si riferisce al periodo di marzo e aprile 2020. Nei prossimi giorni, alla presenza degli indagati e dei loro legati, si procederà alla copia forense dei dispositivi di comunicazione oggetto di sequestro.
I NOMI
A ricevere la visita della Guardia di Finanza che ha sequestrato loro i telefoni cellulari sono stati:
Biamonte Caterina Rosaria (Catanzaro, 1960); Orsini Anna Maria (Sanremo, 1961); Palermo Rosina (Mottafollone, 1962); Loiero Emma (Catanzaro, 1965), Caserta Grazia (Motta S. Giovanni) – Leuzzi Anna (badolato, 1955); Stranieri Angela (Catanzaro, 1980), Grillone Maria (Soverato, 1963), Costanzo Maria Giovanna (Lamezia Terme 1980); Foresta Maria Rita (Soverato, 1965) – Leuzzi Emilio (Badolato, 1960), Sacco Antonio (Siracusa, 1979), Scerra Antonio (Catanzaro, 1960); Tomaselli Enrcio (Catanzaro, 1961); Mazza Francesco (Carlopoli, 1955); De Rose Alessandro (Catanzaro 1963); Lupia Francesco (Catanzaro 1963); Foderaro Giuseppe (Sorbo S. Basile, 1959), Grillo Teresa (Soveria Simeri 1959), Antonini Adele (Messina, 1964), Gargiulo Pasqualina (Eboli, 1954).
Il collegio difensivo degli indagati è composto dagli avvocati Leo Pallone, Titti Nunnari, Antonello Talerico, Massimo Mosca, Pierpaolo Panza.