Dice di non sentirsi al sicuro. Il reparto di alta sicurezza del carcere di Rossano in cui è stato da poco trasferito metterebbe a rischio la sua incolumità. L’ex terrorista Cesare Battisti scrive alla direzione dell’istituto penitenziario calabrese per conto dei suoi legali, Gianfranco Sollai e Davide Steccanella. Non vuole esporsi alla violenza del “terrorismo islamita” presente nel reparto in cui sta scontando l’ergastolo per 4 omicidi e altri reati affini alla sua attività tra i proletari armati per il comunismo. Già in passato, fa presente, è stato “minacciato da membri di Al Qaeda” quando si trovava nel carcere parigino de La Santè, “per avere preso posizione pubblica contro il velo islamico e l’atroce discriminazione delle donne”. Era il 2004. E poi ancora volta nel 2015, “per avere pubblicamente criticato operato dell’Isis in Siria”.
I suoi legali, intanto, fanno sapere che procederanno nuovamente per avanzare istanza di declassamento come detenuto di alta sorveglianza.
I suoi legali, intanto, fanno sapere che procederanno nuovamente per avanzare istanza di declassamento come detenuto di alta sorveglianza.