In merito all’episodio avvenuto al villaggio turistico “Eucaliptus”, nel Comune di Simeri Crichi, tramite il proprio legale, Avv. Pizzari, la sig.ra Carmelina Mangone e i suoi figli. replicano all’articolo che raccontava l’incendio riguardante tre passerelle della stessa zona turistica.
“Muovendo dall’incendio, avvenuto nella notte del 26/8/2019, di alcune passerelle allocate sull’arenile demaniale antistante il Villaggio Eucaliptus in Simeri Mare, si è sconfinati in un campo di esclusiva pertinenza investigativa attribuendo a tale azione deliittuosa, senza motivazione apparente, i connotati della metodica intimidatoria quale aggravante tecnica di chiara matrice criminale. Non paghi della gratuita ed usurpata ipotesi investigativa, si è poi andati oltre, dipingendo l’azione quale “stillicidio di tracotanza e spavalderia che da tempo impone la cultura della violenza” con ciò inserendo quel gesto in un più amplio e programmato disegno criminoso destinato ad imporre un clima di violenza all’interno del Villaggio e scientificamente creato per impedirne il suo sviluppo. Gli scenari criminali dipinti nell’articolo pubblicato online il 27/8/2019 hanno poi l’aggravante di condividere, sempre online, un precedente articolo del 26/6/2019, cliccabile, al cui interno vi è esplicito riferimento ad altri episodi delittuosi in danno di Sergio Gaglianese, amministratore del condominio Villaggio Eucaliptus, che, spinto dall’incendio del 24/6/2019 ad alcuni beni del condominio, ha scritto una lettera, indirizzata alle Istituzioni Nazionali e Locali e riprodotta fedelmente sugli articoli online, attraverso la quale ha descritto una serie di specifici atti (abusiva recinzione di aree della Curatela, chiusura di un varco a mare con cumuli di sabbia, aggressioni di suoi collaboratori, incendio doloso di attrezzatura del condominio ecc..), verosimilmente delittuosi ovvero arbitrari ed illegittimi, comunque accomunati dalla loro ingiusta riconducibilità alla sig.ra Carmelina Mangone ed ai di lei figli. Costoro, pertanto, stigmatizzando qualunque episodio di matrice delittuosa, intendono replicare all’altrettanto deprecabile e subdolo tentativo di gettare di nuovo gratuito discredito su ciascuno di loro, con racconti o allusioni non veritieri e comunque smentiti da atti pubblici (provvedimenti giurisdizionali) formatisi a riguardo. Mangone Carmelina e figli provvederanno a tutelarsi nelle sedi più opportune contro tale campagna denigratoria, riservando il diritto al risarcimento danni”.
“Muovendo dall’incendio, avvenuto nella notte del 26/8/2019, di alcune passerelle allocate sull’arenile demaniale antistante il Villaggio Eucaliptus in Simeri Mare, si è sconfinati in un campo di esclusiva pertinenza investigativa attribuendo a tale azione deliittuosa, senza motivazione apparente, i connotati della metodica intimidatoria quale aggravante tecnica di chiara matrice criminale. Non paghi della gratuita ed usurpata ipotesi investigativa, si è poi andati oltre, dipingendo l’azione quale “stillicidio di tracotanza e spavalderia che da tempo impone la cultura della violenza” con ciò inserendo quel gesto in un più amplio e programmato disegno criminoso destinato ad imporre un clima di violenza all’interno del Villaggio e scientificamente creato per impedirne il suo sviluppo. Gli scenari criminali dipinti nell’articolo pubblicato online il 27/8/2019 hanno poi l’aggravante di condividere, sempre online, un precedente articolo del 26/6/2019, cliccabile, al cui interno vi è esplicito riferimento ad altri episodi delittuosi in danno di Sergio Gaglianese, amministratore del condominio Villaggio Eucaliptus, che, spinto dall’incendio del 24/6/2019 ad alcuni beni del condominio, ha scritto una lettera, indirizzata alle Istituzioni Nazionali e Locali e riprodotta fedelmente sugli articoli online, attraverso la quale ha descritto una serie di specifici atti (abusiva recinzione di aree della Curatela, chiusura di un varco a mare con cumuli di sabbia, aggressioni di suoi collaboratori, incendio doloso di attrezzatura del condominio ecc..), verosimilmente delittuosi ovvero arbitrari ed illegittimi, comunque accomunati dalla loro ingiusta riconducibilità alla sig.ra Carmelina Mangone ed ai di lei figli. Costoro, pertanto, stigmatizzando qualunque episodio di matrice delittuosa, intendono replicare all’altrettanto deprecabile e subdolo tentativo di gettare di nuovo gratuito discredito su ciascuno di loro, con racconti o allusioni non veritieri e comunque smentiti da atti pubblici (provvedimenti giurisdizionali) formatisi a riguardo. Mangone Carmelina e figli provvederanno a tutelarsi nelle sedi più opportune contro tale campagna denigratoria, riservando il diritto al risarcimento danni”.