Il segretario nazionale della Federazione sindacale di polizia, Giuseppe Brugnano si è soffermato sulla questione videoserveglianza nella città di Catanzaro.
Dopo la denuncia del consigliere comunale Eugenio Riccio che ha sottolineato la mancata attivazione dei contatori Enel che dovrebbero garantire il funzionamento degli impianti di sicurezza in molte zone di Catanzaro, l’argomento è diventato sempre più spinoso.
Dopo la denuncia del consigliere comunale Eugenio Riccio che ha sottolineato la mancata attivazione dei contatori Enel che dovrebbero garantire il funzionamento degli impianti di sicurezza in molte zone di Catanzaro, l’argomento è diventato sempre più spinoso.
“Le contraddizioni -dice Brugnano – del sindaco Sergio Abramo: prima si dice convinto che la videosorveglianza sia la panacea di tutti i mali, poi si scopre che il Comune non avrebbe pagato nemmeno le bollette per alimentare la corrente elettrica necessaria per la stessa videosorveglianza”.
“Speriamo -prosegue il segretario nazionale FSP- che il sindaco Abramo possa comprendere che sui temi della sicurezza non saranno concessi sconti ad alcuno, perché’ ribadiamo il concetto che non è questo il palco per lasciarsi andare a spot pubblicitari e slogan elettorali.
Continuiamo a registrare, con questo modo di fare politica, una lontananza abissale tra i problemi reali dei cittadini, legati proprio ad una emergenza sicurezza, e le soluzioni degli Enti locali. Bisogna essere concreti e conseguenziali, magari aprendo un confronto con tutti coloro i quali svolgono un ruolo nell’apparato sicurezza, a partire proprio dalle Forze di Polizia”.
Secondo Brugnano “Abramo rifletta su questa emergenza e chiami a raccolta tutta la città, affinchè possa esserci una risposta corale al tentativo di supremazia di bande criminali che non dovranno mai avere la meglio. Anche perdendo qualche voto e rifiutando categoricamente sostegni poco consoni nelle campagne elettorali”.
Redazione Calabria 7