(D.C.) – Numerose segnalazioni ci sono pervenute dalla zona periferica catanzarese di Cava e Santo Janni in merito a ‘strani lavori’, sembrerebbe per giunta condotti nei giorni scorsi malgrado il rigido regime di quarantena imposto dal Coronavirus in atto in un piccolo campo messo in vendita da molto tempo.
Tanto è vero che l’unico cartello affisso nel cantiere sarebbe appunto quello di “vendesi terreno” con il numero di telefono a cui fare riferimento, se interessati all’acquisto.
Ma a prescindere da ogni considerazione, il nocciolo della questione è che i residenti rivoltisi a noi hanno il timore di una installazione di un’antenna 5G.
Strumento che sta facendo parecchio discutere, dividendo peraltro gli stessi esperti, sui danni potenzialmente arrecati dal suo funzionamento alla salute pubblica.
Comunque sia, la paura di un dispositivo in via di prossima realizzazione nell’area cittadina di cui vi abbiamo detto è infondata?
A noi verrebbe da rispondere di sì.
Dal momento che proprio a fine mese scorso il consiglio comunale ha chiarito come abbia solo inserito nel Bilancio previsionale dell’ente – peraltro nelle forme previste dalla legge – la possibilità di ottenere finanziamenti nel caso in cui a questo nuovo tipo di tecnologia fosse dato il nullaosta a livello nazionale, chiarendo inoltre come la delicata questione dovrebbe tuttavia esser ancora sottoposta al vaglio del civico consesso.
Chissà allora che il nostro articolo non aiuti a far emergere in modo chiaro di cosa effettivamente si tratti, rasserenando tutti.
In particolare gli abitanti dei quartieri in cui si stanno svolgendo i lavori in un periodo in cui non mancano di sicuro i fattori per essere preoccupati.