di Mimmo Famularo – Consultazione degli iscritti al Pd, ulteriore tentativo di convergenza su un candidato unico e, in ultima ipotesi, primarie di coalizione aperte a tutti. Sono le tre principali linee guida del percorso tracciato nel vertice che si è tenuto oggi pomeriggio a Lamezia con all’ordine del giorno anche le elezioni comunali di Catanzaro e il nodo della scelta del candidato a sindaco. A tal fine, è stato costituito un tavolo di lavoro permanente anche per la formazione della lista del Pd.Nella sede del Partito democratico, oltre al segretario regionale Nicola Irto e alla presidente dell’assemblea Giuseppina Iemma, si sono presentati il deputato Antonio Viscomi, i consiglieri regionali Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti, il segretario provinciale Domenico Giampà e quello cittadino Fabio Celia.
Percorso a tappe
Percorso a tappe
Bocche cucite al termine dell’incontro durato un paio di ore. Si è comunque trattato di una riunione piuttosto animata. Ascolto è stata la parola d’ordine dalla quale ripartire per uscire dal pantano nel quale è finito il Partito democratico e, allargando il campo, l’intero centrosinistra, frenato nella corsa a Palazzo De Nobili da divisioni interne e veti incrociati. Per superarli si è deciso di consultare la base rappresentata dai 360 iscritti al Partito democratico. Ognuno esprimerà il proprio punto di vista ai rispettivi segretari di circolo e da qui verrà fuori una prima sintesi. Sul tavolo restano i nomi di Nicola Fiorita, non tesserato al Pd ma sponsorizzato dall’area che fa capo ad Ernesto Alecci oltreché dal Movimento Cinquestelle e dai “seguaci” di De Magistris. Un candidato che sposterebbe il raggio d’azione decisamente verso sinistra. Vanta meno corteggiatori l’avvocato Aldo Casalinuovo che invece è a tutti gli effetti un candidato del Pd e, come tale, non intende fare alcun passo indietro. Sembra invece viaggiare verso un percorso autonomo Valerio Donato che è un tesserato del Partito democratico che piace soprattutto al centro e che potrebbe sparigliare le carte a destra con una candidatura più civica che partitica. Una parte del Pd non ha abbandonato l’idea di puntare su di lui ma il diretto interessato non è per nulla intenzionato a partecipare alle eventuali primarie di coalizione e qui la partita è destinata a complicarsi ulteriormente. Lo scenario che potrebbe venire fuori a questo punto è piuttosto chiaro nella sua confusione: se non ci sarà sintesi, via alla primarie senza veti e pregiudizi nei confronti di nessuno. Con Fiorita, forse Casalinuovo e qualche altro ma senza Donato per un centrosinistra comunque spaccato.
Gli altri temi affrontati
Nel corso della riunione si sono affrontati altri temi politici di attualità come lo stop alla stabilizzazione dei precari appartenenti al bacino dell’ex legge 15, sottolineando la “beffa e la delusione dei circa 70 lavoratori precari che pagano uno scontro politico interno al partito di Forza Italia. La ministra Mariastella Gelmini ha infatti impugnato la legge regionale per la stabilizzazione del precariato storico della Regione Calabria
presentata alla vigilia di Natale con enfasi dalla Giunta Occhiuto”.