di Danilo Colacino – “Quando tempo fa sono arrivato da Vincenzo Pesce a Rosarno mi ha accolto con una battuta: ecco mancavi solo tu oggi”. Questo uno dei tanti aneddoti, quasi divertenti ad ascoltarli malgrado riferiscano di contesti malavitosi, che ci ha svelato – in una lunga intervista esclusiva rilasciata a calabria7.it – il famoso giornalista Klaus Davi. La chiacchierata con Davi, durata circa una mezz’ora, di cui troverete l’intero resoconto sul nostro sito nella giornata di domani è un’autentica miniera di informazioni, fornite da chi pur essendo figlio di emigranti italiani in Svizzera e vivendo per lavoro tra Milano e Roma è diventato un figlio adottivo della Calabria.
Fatto di cui abbiamo dato conto anche attraverso i nostri canali social. Sì, perché è proprio così. Davi, pur essendo volto molto noto del piccolo schermo lontano geograficamente dal territorio calabrese, ha spiegato il suo grande rapporto d’amore con la Calabria. Una realtà che – meno di un anno fa – gli ha peraltro regalato un’appagante relazione sentimentale con un carabiniere, divorziato e padre di due figli. Ma – pur se si è ‘raccontato’ con noi – non è certo l’argomento di cui si è diffusamente parlato con un professionista che ormai si sente parte integrante di una delle regioni da lui definite “tra le più belle, ma anche tra le meno considerate, d’Italia”, in cui conta di ritirarsi al “momento della pensione” come ironizza.
Fatto di cui abbiamo dato conto anche attraverso i nostri canali social. Sì, perché è proprio così. Davi, pur essendo volto molto noto del piccolo schermo lontano geograficamente dal territorio calabrese, ha spiegato il suo grande rapporto d’amore con la Calabria. Una realtà che – meno di un anno fa – gli ha peraltro regalato un’appagante relazione sentimentale con un carabiniere, divorziato e padre di due figli. Ma – pur se si è ‘raccontato’ con noi – non è certo l’argomento di cui si è diffusamente parlato con un professionista che ormai si sente parte integrante di una delle regioni da lui definite “tra le più belle, ma anche tra le meno considerate, d’Italia”, in cui conta di ritirarsi al “momento della pensione” come ironizza.
Sulla sua candidatura a primo cittadino di San Luca ha invece detto: “Questa mia idea è già una vittoria, poiché grazie a me lì si tornerà a votare e in competizione con me ci sarà un altro galantuomo: Bruno Bartolo, membro del Cda della Fondazione Corrado Alvaro. Chiunque di noi vinca, dunque, sarà un successo, anche se ricevessi un solo voto. Ma se la dovessi spuntare, sarò il sindaco della Calabria, che non dovrà più patire attenzioni a Roma”.
È sul procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, che però Davi dà il meglio di sé: “Non ha le palle, ha le strapalle. Ma – afferma perentorio – mettetevi l’anima in pace, non sarà il vostro governatore. Non lo lascerebbero lavorare. Mi riferisco a quei pezzi di massoneria deviata e poteri forti che resistono con ogni forza al cambiamento. E poi lui vola più alto. Io credo di sapere già cosa farà in futuro e vi do pure qualche indizio”.
Il rapporto con la classe politica locale. “Ne conosco alcuni e di altri seguo il lavoro in Parlamento e in Regione”, sostiene senza remore. E via con giudizi e pareri su Mario Oliverio, Marco Minniti, Jole Santelli, Mario Occhiuto, Francesco Cannizzaro, Marco Siclari e così via.
Ma se volete saperne di più, non vi resta che leggere l’intervista completa che ribadiamo sarà pubblicata nella giornata di domani su calabria7.it. Al suo interno tutto ciò che – come ovvio volutamente – non vi abbiamo detto o vi abbiamo solo accennato con questa anteprima.