“La Regione Calabria ha speso fino ad oggi la metà dei fondi europei che riguardano il Por Calabria 2014-2020. In soldoni oltre mezzo miliardo di euro ci allontana dal target fissato dall’Unione (-612.427.093 euro). Sono questi i dati più eclatanti contenuti nella risposta alla mia interrogazione alla Giunta regionale sui rilievi della Corte dei conti, che segnalava criticità e ritardi”. Queste le dichiarazioni del consigliere regionale Davide Tavernise. “L’aspetto paradossale – aggiunge il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale – è che nel 2023, secondo le previsioni di spesa fino a dicembre, si dovrebbe riuscire a garantire il completo assorbimento delle risorse, cioè tutto ciò che non siamo riusciti a spendere in 8 anni. Una previsione fin troppo ottimistica, soprattutto in rapporto alla performances storiche della Regione.
“Elementi di criticità”
“Elementi di criticità”
“Certo – continua Tavernise -, dagli uffici regionali mettono le mani avanti, citando non meglio specificati “elementi di criticità” che “potrebbero pregiudicare la regolare chiusura del programma con perdita delle risorse”. Ed è il timore più evidente quello che presuppone appunto il concreto rischio disimpegno per i fondi Ue della programmazione 2014-2020. Ma questi ritardi, questa mancata spesa, le tante irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti, a cosa sono dovuti?
È questa una delle domande più importanti cui la Regione dovrebbe dare una risposta concreta. Perché è da queste criticità che dipende la nostra incapacità di sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dall’Unione per lo sviluppo dei nostri territori. Mentre si iniziano a preparare bandi per la programmazione per il settennio 21-27, nei dipartimenti dovranno cercare di far quadrare i conti per evitare il disimpegno, questo vuol dire che – conclude il consigliere regionale – anche la prossima programmazione partirà con notevole ritardo”.