di Gabriella Passariello- Due posizioni stralciate, tre richieste di patteggiamenti, quattro all’abbreviato e 14 rinvii a giudizio, per i 23 imputati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio, coinvolti nell’inchiesta “L’Isola che non c’è”. Un’indagine che punta a far luce sulla creazione di un sistema strutturato in grado di costruire documenti e di accreditarsi utilizzando un’entità statuale creata ad hoc, lo “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio”, dotato di autonoma sovranità, per eludere il fisco e realizzare molteplici truffe.
A processo
A processo
Il gup del Tribunale di Catanzaro Gabriella Pede ha mandato a processo Fabrizio Barberio, 51 anni di Catanzaro; Damiano Bonventre, 72 anni di Alcamo; Domenico Bruno, detto Mimmo, 69 anni di Tiriolo; Luigi Tommaso Ciambrone, 60 anni di Catanzaro; Lorella Cofone, 60 anni di Montalto Uffugo; Silvio Deni, 66 anni di Cosenza; Enrico Gambini, 57 anni di Teramo; Liliya Koshuba, 67 anni di Alcamo; Federico Lombardi, 66 anni di Pineto; Luigi Achille Martucci, 53 anni di Garbagnate Milanese; Roberto Petrella, 76 anni di Teramo; Nicola Pistoia, 64 anni di Catanzaro; Roberto Santi 64 anni di Roma e Carmina Talarico, 60 anni di Cropani. Il processo nei loro confronti inizierà il prossimo 28 marzo.
Hanno invece chiesto di patteggiare la pena Aldo Piattelli, 58 anni di Roma; Manuel Casara 47 anni di Viterbo; Giuliano Sartoron, alias “Giuliano Medici”, 50 anni di Borgoricco (Padova).
Vanno all’abbreviato Emanuele Frasca, 57 anni di Squillace; Christian Lacalandra, 41 anni di Lucca; Claudio Martino, 60 anni di Roma; Rocco Viva, 67 anni di Ruffano (Lecce).
Le posizioni stralciate
Sono due le posizioni stralciate. Si tratta di Philip Chircop, 71 anni di Malta; Anna Maria Mazzaglia, 70 anni di Rometta (Messina). L’udienza tanto per l’abbreviato, che per i patteggiamenti che per le posizioni da sanare, è stata aggiornata al prossimo 27 aprile.
Le vittime finite nella rete dell’associazione
Sarebbero state 700 le vittime della presunta organizzazione attirate in una trappola con una cittadinanza priva di alcun valore legale (LEGGI QUI). Secondo gli inquirenti, le persone truffate in cambio della promessa di tasse al 5% e varie agevolazioni fittizie avrebbero pagato somme di denaro (tra i 200 e i mille euro) che sarebbero finite in parte nelle tasche dei promotori della presunta associazione. Si parla di oltre 400mila euro che per l’accusa sarebbero poi stati al centro di un’operazione di riciclaggio attraverso un conto estero in territorio maltese, dove ci sarebbe una rappresentanza del sedicente Stato antartico con “sedi territoriali” ubicate a Catanzaro, Alcamo (in Sicilia) e Teramo (in Abruzzo).
Il collegio difensivo
Sono impegnati nel processo, tra gli altri, Dario Gareri, Andrea Gareri, Gregorio Viscomi, Anselmo Mancuso, Giampaolo Catricalà, Felice Foresta, Daniela Fregola, Maurizio Nucci, Lorenza Piterà, Giorgio Misasi, Cataldo Mariano, Gianluca De Vito, Raffaele Condemi, Tommaso Navarra, Roberto Savarese, Alessandro Sforza, Mary Aiello. C’è solo una parte civile costituta ed è rappresentata dall’avvocato Alessio Spadafora.