Fin dal 1984 vessava la figlia, oggi 53enne, con comportamenti marcatamente prevaricatori, impedendole sin dalla giovanissima età, “di godere di ogni forma di autonomia”. E lo stesso aveva fatto anche con la nipote, oggi 13enne. Il gup del Tribunale di Crotone ha condannato I.G. di 75 anni, difeso dall’avvocato Sculco del foro di Crotone, alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della figlia e della nipote. Le donne, costituitesi parti civili tramite l’avvocato Francesco Ansani del foro di Catanzaro, hanno ottenuto il risarcimento del danno da stabilirsi nel quantum in sede civile. L’intera vicenda nasce dall’accertamento da parte dell’Ufficio scolastico di Crotone dell’elusione dell’obbligo scolastico da parte della minore.
Madre e figlia segregate in casa
Madre e figlia segregate in casa
Dall’intervento delle assistenti sociali è stata scoperta una condizione di segregazione di madre e figlia costrette dal padre/nonno a non poter uscire di casa e a non poter frequentare nessuno. A seguito delle indagini e dell’espletamento dell’incidente probatorio sono emersi particolari agghiaccianti, dove l’uomo esercitava un potere sulla propria figlia, abusata e picchiata più volte, con la pratica di riti satanici e magia nera. La donna, costretta in una gabbia psicologica, è riuscita ad evadere dal proprio isolamento ed aprirsi con le operatrici per il solo amore verso la propria bambina. Il gup accogliendo in toto le richieste dell’avvocato Ansani, ha comminato all’uomo una condanna superiore a quella che era stata la richiesta della pubblica accusa.