di Antonio Battaglia – “Si deve tener conto degli operatori sanitari, che necessitano di garanzie attraverso dispositivi di sicurezza personali attualmente mancanti. Tanti medici calabresi rischiano di essere contagiati”. Così Gerardo D’Urzo, Presidente Regionale del Tribunale del Medico e già Presidente dell’Ordine dei Medici, in esclusiva ai microfoni di Calabria 7.
La carenza di posti letto nella nostra regione rischia di risultare fatale in vista di una possibile emergenza sanitaria: “In Calabria c’è una disponibilità attuale di 110 posti letto in terapia intensiva, di cui l’85% già occupati. Solo 18, dunque, quelli liberi. Ho chiesto delucidazioni sul piano della Regione e pare si stia muovendo qualcosa”.
La carenza di posti letto nella nostra regione rischia di risultare fatale in vista di una possibile emergenza sanitaria: “In Calabria c’è una disponibilità attuale di 110 posti letto in terapia intensiva, di cui l’85% già occupati. Solo 18, dunque, quelli liberi. Ho chiesto delucidazioni sul piano della Regione e pare si stia muovendo qualcosa”.
Il trend di contagi al Coronavirus è in crescita nel territorio vibonese, dove D’Urzi lavora in qualità di medico di base, come in tutta la Calabria: “Le informazioni iniziali facevano riferimento ad una banale influenza un po’ rafforzata, mentre invece si tratta di casi complessi di polmonite interstiziale che prevedono una alta contagiosità. Il mio invito è di stare tutti a casa per cercare di neutralizzare l’infezione virale”.
L’ospedale di Tropea, nel caso in cui l’emergenza dovesse peggiorare, sarà destinato ai contagiati con 40 posti letto: “Ci sono tante strutture sul nostro territorio, quella di Tropea rientra nel piano che il Direttore Generale saprà sicuramente predisporre”.
D’Urzi, poi, non risparmia le lamentele sugli arrivi dal Nord: “Noto che ci sono pazzie, persone irresponsabili che non hanno percezione del fenomeno. Non riesco a capire come sia possibile che partano dei treni dopo quanto successo la scorsa settimana”. Infine, sull’iniziativa intrapresa dal Gruppo Callipo: “Iniziativa lodevole, ma da medico spero che ci sia un veloce rifornimento di dispositivi personali per i medici”.
Redazione Calabria 7