di Gabriella Passariello- “Ha trasgredito consapevolmente le prescrizioni impostegli con i domiciliari nella parte in cui si fa divieto di colloquiare o comunicare, anche per telefono o con sistemi telematici con persone diverse da quelle che con lui coabitano”. Ritorna in carcere Giancarlo Pittelli, il noto penalista di Catanzaro, imputato nella maxi inchiesta Rinascita Scott, che ha decapitato le cosche del Vibonese. Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presidente Brigida Cavasino, a latere Danila Romano e Claudia Caputo ha accolto la richiesta formulata dalla Dda di Catanzaro di aggravare la pena per l’ex parlamentare di Forza Italia, codifeso dai legali Salvatore Staiano e Guido Contestabile, fino a qualche ora fa agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Detenuto per le accuse folli formulate dalla Procura di Gratteri”
“Detenuto per le accuse folli formulate dalla Procura di Gratteri”
Un aggravamento della misura cautelare dovuto ad una lunga lettera inviata a Mara Carfagna in cui esterna tutta la sua disperazione: “Sono detenuto in ragione di accuse folli formulate dalla Procura di Gratteri e dalla giurisdizione asservita. La lettera inoltrata con raccomandata datata 12 ottobre 2021 dal penalista al Ministro per il sud e la coesione territoriale è stata trasmessa alla Questura di Catanzaro dall’Ispettorato di Pubblica sicurezza di Palazzo Chigi e depositata alla Dda del capoluogo calabrese (LEGGI QUI). Dalla missiva, secondo i giudici emerge la volontà di reiterazione del reato, laddove l’imputato invita il destinatario a contattarlo su un’utenza telefonica dallo stesso fornita. “Pittelli, secondo i giudici, manifesta la volontà di instaurare contatti con la finalità di incidere sul regolare svolgimento del processo, in cui è ancora in corso la complessa istruttoria dibattimentale, consistente, tra l’altro, nella trascrizione di un compendio intercettivo corposissimo e nell’escussione di centinaia di testimoni”.
La Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio del legale per riciclaggio
I giudici del collegio, nel motivare la decisione, ripercorrono l’iter giudiziario dell’avvocato, attualmente sospeso dalle sue funzioni, facendo emergere due dati inediti: l’esistenza di un’informativa redatta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catanzaro datata 5 novembre 2021 e la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti, tra gli altri, di Giancarlo Pittelli, formulata dalla Procura di Milano il 24 maggio scorso per riciclaggio.