“Non è comprensibile e non pare possano esserci delle spiegazioni razionali sulla mancata indicazione di Reggio ad ottenere la possibilità di aprire la facoltà di Medicina. La città metropolitana della Calabria ha tutti i requisiti necessari per poter gestire tale facoltà e per consentire a tanti giovani di evitare le migrazioni e poi rimanere nelle città universitarie sparse in tutta Italia”. Lo dichiara il Commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno. “È ben notorio – aggiunge – che il giovane universitario che vive per oltre cinque anni in una città per svolgere gli studi e poi spesso anche per specializzarsi, difficilmente potrà far ritorno nella terra natia. Specialmente, poi, dinnanzi ad un sistema sanitario calabrese che non offre nulla di buono. Una regione non può assumere alcuna iniziativa sul numero degli iscritti, ma può invece, in modo più proficuo, lavorare attivamente per cercare di creare altre facoltà di medicina per aumentare i laureandi”.
“Rimboccarsi le maniche”
“Rimboccarsi le maniche”
“Così come merita Cosenza – continua il Commissario – ad avere tale possibilità anche Reggio ha tutti i requisiti per poter accampare il diritto di ottenere una facoltà di medicina. Tutti coloro che hanno a cuore il bene della città metropolitana devono rimboccarsi le maniche, senza se e senza ma, e condividere un tal pensiero, unendosi e portando avanti una battaglia comune di civiltà e di crescita. Non si tratta di questioni di “campanile”, ma un modo semplice per superare le attuali carenze di medici e creare un percorso di crescita che potrà, finalmente, consentire a tutti i giovani calabresi di non andare via e di contribuire allo sviluppo della propria città. Tutte le forze politiche, tutti gli organi istituzionali, tutte le associazioni e tutti i calabresi – conclude Saccomanno – devono spingere per raggiungere tale risultato ed evitare spaccature incomprensibili che hanno reso la Calabria, in tanti settori, la cenerentola d’Italia“.