di Carmen Mirarchi –
Dopo aver lanciato un messaggio in relazione alla stazione di Germaneto che è andata a sostituire la storica di Catanzaro Sala, Calabria 7 è andata a verificare le condizioni di quest’ultima sollecitatI da un gruppo di associazioni che da anni si battono per il suo ripristino.
Dopo aver lanciato un messaggio in relazione alla stazione di Germaneto che è andata a sostituire la storica di Catanzaro Sala, Calabria 7 è andata a verificare le condizioni di quest’ultima sollecitatI da un gruppo di associazioni che da anni si battono per il suo ripristino.
Due i messaggi che i rappresentati delle associazioni vogliono lanciare: il primo è ricordare che non si sono arresi e che la loro attività è sempre in atto, il secondo è rivolto ai politici locali nazionali che spendono parole positive in merito alla stazione di Sala ma che concretamente non hanno ancora agio.
Queste le 28 associazioni che formano il Comitato: “Antonino Greco”, “ Archeoclub”, “Arte di Parte”, “Centro Ricerca Arte Tessile”, “Vittorio Butera”, “Calabria Giovane”, “Il Campo”, “Cara Catanzaro”, “Cillene”, “Cittadinanza Attiva”, “Comitato di Quartiere Rione de Filippis”, “Gruppo Storico Città di Catanzaro”, “Catanzaro nel Cuore”, “Periferie Mediterranee”, “Istituto di Studi Storici”, “Catanzaro è la mia Città”, “Mirabilia”, “Osservatorio per il Decoro Urbano”, “Petrusinu ogni Minestra”, “Sala 365”, “Catanzaro in Movimento”, “Solaria”, “S’è Desta”, “ Gentlemen’s club”, “Associazione Modellisti Catanzaresi”, “Bene in Comune”, “Calabrolombarda” (Milano).
Abbiamo verificato le condizioni di degrado e di abbandono di una zona che è stato per anni punto nevralgico della città. Chi non ha un ricordo della stazione di Sala, tutti abbiamo in testa qualche partenza o qualche arrivo, magari emozionante che non dimenticheremo mai. Un luogo simbolo che non solo non svolge più la sua funzione di stazione ma che non è stato mai riqualificato diventando pericoloso per gli abitanti della zona. Alla ex stazione di Catanzaro Sala adesso stazionano barboni e persone che bivaccano senza nessun criterio rendendo la vita impossibile a che dal 2008 ha visto il quartiere impoverirsi per via di una scelta giudicata scellerata. Lo stesso sindaco Abramo ha sempre considerato la decisione di chiudere la stazione di Catanzaro Sala come sbagliata.Ma gli errori della politica li pagano i cittadini e in ogni caso agli errori si può sempre porre rimedio.
Il Comitato delle 28 associazioni dicono che è arrivato il momento di passare ai fatti. Prima di tutto non bisogna confondere la metropolitana che interessa le Ferrovie della Calabria con la stazione d Catanzaro Sala che non è interessata da quest’ultimo progetto, ci chiariscono. La metropolitana, ci dicono, andrà ad interessare il trasporto urbano mentre il Comitato chiede il ripristino di un sistema ferroviario che permetta ai catanzaresi e ai calabresi un collegamento con il resto d’Italia. “Non possiamo fare sempre i chilometri sino a Lamezia Terme perché di fatto nel capoluogo non c’è una stazione. Nel capoluogo di regione, vogliamo sottolineare” ci raccontano l’ingegnere Ruga e l’ingegnere Italia, rappresentanti del Comitato.
Insomma adesso basta, dalle stelle alle stalle per un luogo che sino al 2008 è stato un punto cardine della città capoluogo di Regione. “Si passi ai fatti e non si facciano solo parole, questo vogliamo dire alla politica tutta” concludono dal Comitato.
redazione Calabria 7