Uffici postali di Vena, Paone: “Situazione non più sostenibile”

Poste Italiane

“La situazione degli uffici postali di Vena non è più sostenibile. Non è tollerabile che continuino ad arrivare al Comune segnalazioni di serrande abbassate durante i giorni programmati di apertura”. È quanto afferma il sindaco di Maida, Salvatore Paone, che nella giornata di lunedì ha sostenuto un duro intervento con la direzione di Poste italiane, in seguito all’ennesimo disservizio segnalato la mattina stessa dai cittadini della popolosa frazione. Sono mesi che il primo cittadino, attraverso note scritte e interventi diretti, segnala a Poste italiane disservizi legati a continui e non ben definiti “problemi tecnici” che lasciano diversi cittadini in fila per ore ad aspettare creando assembramenti davanti ai locali. Si tratta spesso di cittadini anziani che devono attendere anche in inverno e all’aperto senza avere la possibilità di utilizzare una sala di attesa.

Il primo cittadino ha ricordato la richiesta inoltrata già un anno fa per l’installazione di uno sportello ATM e l’apertura di un giorno in più a settimana, entrambe misure che favorirebbero l’utilizzo più ordinato e funzionale degli uffici postali, riducendo al minimo la possibilità di assembramento in questo particolare periodo di Covid, oltre ad evitare lo spostamento nei paesi vicini per pagare anche una semplice bolletta o per un prelievo. “In seguito all’ennesimo sollecito la dirigenza di Poste italiane, la responsabile relazioni istituzionali territoriali per il Sud Italia dottoressa Maria Lea Pettolino, ha voluto rassicurarci in merito ai disservizi segnalati, rinnovando gli impegni presi e assicurando una maggiore attenzione”, afferma ancora Paone.

Il primo cittadino ha ricordato la richiesta inoltrata già un anno fa per l’installazione di uno sportello ATM e l’apertura di un giorno in più a settimana, entrambe misure che favorirebbero l’utilizzo più ordinato e funzionale degli uffici postali, riducendo al minimo la possibilità di assembramento in questo particolare periodo di Covid, oltre ad evitare lo spostamento nei paesi vicini per pagare anche una semplice bolletta o per un prelievo. “In seguito all’ennesimo sollecito la dirigenza di Poste italiane, la responsabile relazioni istituzionali territoriali per il Sud Italia dottoressa Maria Lea Pettolino, ha voluto rassicurarci in merito ai disservizi segnalati, rinnovando gli impegni presi e assicurando una maggiore attenzione”, afferma ancora Paone.

Intanto Poste italiane aveva risposto ai continui solleciti con una nota ufficiale datata giugno 2020 con la quale s’impegnava a prendere in carico le richieste avanzate. Il prolungarsi del periodo pandemico è alla base della giustificazione che la società Poste adduce per i ritardi nell’esecuzione di quanto promesso. “Finora i cittadini di Vena e l’amministrazione comunale hanno tenuto un comportamento collaborativo, consapevoli del particolare momento pandemico che attraversiamo, però non riteniamo né giusto né possibile continuare a richiamare non ben specificati ‘problemi tecnici’ come motivo per abbassare le serrande e per diverse ore negli unici due giorni di apertura settimanale o, addirittura, la mancanza di liquidità che non consente neanche un semplice prelievo”.

“Ho provveduto per l’ennesima volta a segnalare con forza la situazione – conclude Paone – e rimango in attesa di un immediato intervento definitivo che stabilizzi la situazione tecnica degli uffici postali di Vena. Continuerò insieme all’amministrazione comunale e al delegato di Vena Sabrina Fiumara a seguire la vicenda a fianco e insieme ai cittadini , mettendoci tutto l’impegno fino a quando la situazione dei servizi postali non si stabilizzerà nuovamente. Resto inoltre impegnato a raggiungere l’obiettivo di un potenziamento più complessivo degli uffici postali di Vena a partire da un’utilissima postazione ATM postmat”.

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