Il testo definitivo del Dpcm, firmato poco prima della mezzanotte dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ha iniziato a circolare da qualche minuto, diffuso dal Corriere della Sera, in anticipo sulla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Tre fasce, 21 parametri
Tre fasce, 21 parametri
Il Dpcm del 4 novembre comprende i nuovi provvedimenti validi per tutto il territorio nazionale ma anche alcune norme che verranno applicate a livello regionale. Un sistema differenziato che divide l’Italia in tre diverse fasce in base ad alcuni criteri relativi all’andamento della curva epidemiologica a livello locale ed a seconda di 21 parametri elencati nel testo. Nelle “zone rosse” saranno applicate le restrizioni più stringenti. Le norme entreranno in vigore il 5 novembre e saranno valide fino al 3 dicembre.
Zone verdi
È la zona con regole meno rigide ma comunque più restrittive rispetto al decreto del 24 ottobre. Il “coprifuoco” scatta alle 22: fino alle 5 del mattino seguente è vietato uscire di casa, salvo motivi di salute o lavoro. Didattica a distanza al 100% alle scuole superiori. Nel trasporto pubblico, è prevista una capienza dimezzata: 50% su bus, metro e treni regionali. Centri commerciali chiusi nel weekend e nei festivi. Si fermano anche i musei, le mostre, le sale bingo. Vengono sospesi i concorsi pubblici, anche quello della scuola, ad eccezione di quelli riguardanti la sanità. Sarà consentito l’accesso ai parchi, rispettando la regola del distanziamento. Bloccate le crociere.
Zone arancioni
Nella seconda area, quella arancione, ci sarà un inasprimento delle regole rispetto alle zone verdi. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie qui resteranno chiusi sempre, non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Dovrebbe essere vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo comprovate ragioni di lavoro, studio, salute. Per il resto valgono tutte le regole delle zone verdi: 50% di capienza sui mezzi pubblici, didattica a distanza integrale alle superiori, stop ai musei e coprifuoco dalle 22.
Zone rosse
Nelle regioni individuate ad alto rischio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, anche gli spostamenti all’interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. La didattica a distanza scatterà già dalla seconda media (salvo le attività con minori disabili). Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze. Restano aperti i negozi di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. E le industrie. Nessuna serrata per i servizi essenziali, farmacie e supermercati resteranno aperti.