Vaiolo delle scimmie, ricoverata giovane mamma con difficoltà respiratoria e cefalea

La donna, che presenta un eritema diffuso con vescicole e papule, ha dichiarato di avere avuto febbre nei giorni precedenti
sanità in calabria

Accertamenti su un altro sospetto caso di vaiolo delle scimmie (monkeypox). Alla data odierna sarebbero, il condizionale è d’obbligo, ben 6 i casi registrati in Italia. Nella serata di ieri una ragazza di 24 anni è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. La donna – fanno sapere dal nosocomio – “ha effettuato nel primo pomeriggio un accesso in Pronto soccorso. Presentava un eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea ha riferito di aver avuto febbre nei giorni precedenti”. Il medico della Clinica, a quel punto, ha dato indicazione al ricovero per caso sospetto di Monkeypox Virus (Mpxv). Attualmente la 24enne, secondo fonti interne all’ospedale, è in buone condizioni di salute.

Esami in corso

Esami in corso

“Sono in corso esami – afferma il dottor Mariotti – volti a escludere le diagnosi differenziali con altri virus esantematici nell’attesa dei reagenti per la diagnosi molecolare di Mpxv tramite Pcr, il cui arrivo è previsto entro la giornata di martedì. Anche il figlio della giovane donna, dell’età di 4 anni, è stato visitato nel Pronto soccorso di un ospedale infantile per un “lieve rash cutaneo. Assenti altri segni o sintomi”. In questo caso, il dottore del Pronto soccorso non ha ritenuto necessario il ricovero del ragazzino che è stato dimesso e trasferito in ambulanza al domicilio della nonna. Per sciogliere il nodo e stabilire se il Monkeypox che minaccerebbe l’organismo della giovane madre non sia nulla di più che un sospetto si devono attendere i risultati di una serie di esami di laboratorio per escludere altri virus che generano lesioni esantematiche, eruzioni cutanee.

Il monkeypox

Sebbene appartenga allo stesso genere del virus responsabile del vaiolo umano, non ne sembra imparentato direttamente. La trasmissione del vaiolo delle scimmie, come riporta il sito healthy.thewom.it può avvenire mediante il contatto con fluidi corporei, lesioni cutanee o goccioline respiratorie emesse da animali infetti. Il contagio sembra poter avvenire anche mediante fomiti, ovvero oggetti contaminati. Il virus non può penetrare la pelle integra, mentre rappresentano un possibile punto d’ingresso le ferite oltre ovviamente al tratto respiratorio ed alle mucose in genere.

Trasmissione da uomo a uomo

La trasmissione da uomo a uomo è un evento relativamente recente in termini di attenzione sanitaria, tanto da risultare ancora scarsamente caratterizzato. A spaventare di più è ovviamente la possibile trasmissione per via aerea, ovvero mediante goccioline di saliva, che induce quindi alla necessità di isolamento dei casi diagnosticati. Relativamente ai rapporti sessuali non è ancora chiaro se la trasmissione sia legata alla saliva, o più propriamente per via sessuale.

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