Giallo a Vibo, bare abbandonate in discarica abusiva

bare vibo

Indagini della Polizia sono in corso a Vibo Valentia per far luce sul ritrovamento di alcune bare in un’area trasformata in discarica abusiva lungo la Statale 606, nei pressi del carcere cittadino.

Si tratta di tre bare scaraventate insieme ad altri rifiuti, fra cui vestiti comunque non riconducibili a nessun cadavere, in un terreno posto alle spalle di un distributore di benzina e non lontano neppure dalla mai finita Tangenziale Est. E’ stato un passante a notare le casse da morto nella discarica abusiva ed a chiamare la Polizia giunta sul posto con gli agenti della sezione Volante che hanno avviato le indagini. Sulle bare non c’era nessun nome e la Polizia esclude al momento ogni collegamento con il trafugamento di alcune lapidi avvenute lo scorso anno all’interno del cimitero di Vibo dove per anni – come svelato da ultimo dall’inchiesta antimafia “Rinascita-Scott” – ci sarebbe stato un vero e proprio “mercato nero” delle cappelle con i servizi cimiteriali gestiti da esponenti del clan Lo Bianco. Del rinvenimento delle bare la Polizia ha informato la locale Procura della Repubblica.

Si tratta di tre bare scaraventate insieme ad altri rifiuti, fra cui vestiti comunque non riconducibili a nessun cadavere, in un terreno posto alle spalle di un distributore di benzina e non lontano neppure dalla mai finita Tangenziale Est. E’ stato un passante a notare le casse da morto nella discarica abusiva ed a chiamare la Polizia giunta sul posto con gli agenti della sezione Volante che hanno avviato le indagini. Sulle bare non c’era nessun nome e la Polizia esclude al momento ogni collegamento con il trafugamento di alcune lapidi avvenute lo scorso anno all’interno del cimitero di Vibo dove per anni – come svelato da ultimo dall’inchiesta antimafia “Rinascita-Scott” – ci sarebbe stato un vero e proprio “mercato nero” delle cappelle con i servizi cimiteriali gestiti da esponenti del clan Lo Bianco. Del rinvenimento delle bare la Polizia ha informato la locale Procura della Repubblica.

Redazione Calabria 7

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