Sciopero lavoratori Akrea, sindacati accusano il Comune di Crotone

I dipendenti, oltre cento unità lavorative, sono preoccupati per la situazione di paralisi che sta interessando ormai da diversi mesi la loro azienda
akrea

Si inasprisce la vertenza dei lavoratori dell’Akrea, l’azienda interamente partecipata dal Comune di Crotone che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, che lamentano una serie di inadempienze della stessa azienda ma anche dell’ente comunale che ne è proprietario. Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil e Flaica Cub hanno proclamato per lunedì prossimo uno sciopero del personale addetto al servizio dell’igiene urbana contestando l’assenza di un piano di riorganizzazione e inquadramento del personale, di un piano industriale, della sicurezza dei luoghi di lavoro, servizio verde pubblico che è stato sottratto all’azienda ed internalizzato dal Comune, delle disfunzioni che interessano le isole ecologiche.

“Il Comune di Crotone – spiegano in una nota Rino Scicchitano (Fp Cgil), Franco Aprigliano (Fit Cisl), Fabio Tomaino (Uil) e Antonio Rocca (Flaica Cub) – è debitore nei confronti della società in house di circa 2.200.000 euro, somma anticipata da Akrea per la firma delle convenzioni con le piattaforme per il conferimento dei rifiuti differenziati e ingombranti; per il contratto di servizio del verde pubblico relativo agli anni 2019-2020-2021 e per la stipula dei contratti con 18 lavoratori ex Akros, confluiti in Akrea. Una somma che l’Amministrazione comunale non intende riconoscere. Inoltre, l’azienda attende ancora il saldo di 186.000 euro per l’alluvione del 2020”.

“Il Comune di Crotone – spiegano in una nota Rino Scicchitano (Fp Cgil), Franco Aprigliano (Fit Cisl), Fabio Tomaino (Uil) e Antonio Rocca (Flaica Cub) – è debitore nei confronti della società in house di circa 2.200.000 euro, somma anticipata da Akrea per la firma delle convenzioni con le piattaforme per il conferimento dei rifiuti differenziati e ingombranti; per il contratto di servizio del verde pubblico relativo agli anni 2019-2020-2021 e per la stipula dei contratti con 18 lavoratori ex Akros, confluiti in Akrea. Una somma che l’Amministrazione comunale non intende riconoscere. Inoltre, l’azienda attende ancora il saldo di 186.000 euro per l’alluvione del 2020”.

“Contratto di solidarietà”

I sindacati contestano quindi il fatto che il Comune di Crotone, dal 1 gennaio di quest’anno, non abbia rinnovato il contratto del verde pubblico alla sua partecipata, internalizzando il servizio ma lasciando gli 11 addetti e relativi oneri economici in carico ad Akrea, così come avvenuto per i lavoratori della sosta regolamentata, il cui servizio è stato esternalizzato a favore di una società privata senza previsione di clausole sociali. “Tutto ciò – accusano i sindacati – sta compromettendo la stabilità finanziaria dell’Akrea, che ha proposto un contratto di solidarietà per 25 lavoratori da adibire all’area spazzamento.

I sindacati, nella riunione di mercoledì 16 febbraio, hanno rimandato al mittente la proposta, chiedendo per contro un piano industriale e una serie di documenti per verificare la possibilità di rilanciare l’azienda, al fine di raggiungere gli obiettivi regionali di raccolta differenziata e l’acquisizione del relativo finanziamento di 2.200.000 euro, che consentirebbe il mantenimento ed, eventualmente, l’incremento dei livelli occupazionali”.

“Un autentico disastro”

I dipendenti, oltre cento unità lavorative, sono preoccupati per la situazione di paralisi che sta interessando ormai da diversi mesi la loro azienda e che rischia di scivolare in una crisi irreversibile mettendo a repentaglio i posti di lavoro ma anche l’igiene pubblica. “Vogliamo ricordare a tutti – si legge ancora nella nota – che i lavoratori di Akrea insieme alle organizzazioni sindacali hanno manifestato sotto il palazzo comunale e sotto gli uffici della società ma a oggi non c’è stata alcuna convocazione di un tavolo di confronto per trovare una soluzione alle problematiche della vertenza messa in piedi.

La vicenda non riguarda solo i dipendenti di Akrea ma interessa l’intera città alla quale rivolgiamo accorato invito e appello a seguire la vicenda e a manifestare anche loro nelle forme e nei modi più appropriati il proprio disappunto per un’inefficienza gestionale e amministrativa che può provocare un autentico e irresponsabile disastro”.

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