Spaccio di droga nel Catanzarese, le dichiarazioni del pentito Mirarchi in aula

Mirarchi ha precisato che si rivolse a Genny Fiorentino poiché all'epoca era estremamente difficile trovare cocaina sul mercato catanzarese

Davanti al Tribunale collegiale di Crotone, presieduto dal giudice Massimo Forciniti, si è svolto oggi 13 settembre 2022 il processo a carico di Antonio e Martino Astorino, assistiti rispettivamente dagli avvocati Gervasi e Sorgiovanni, i quali sono finiti al centro delle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia Santo Mirarchi, assistito in aula dall’avvocato Michele Gigliotti, con riferimento a grosse partite di cocaina acquistate dallo stesso collaboratore allorquando era organico alla consorteria mafiosa Arena di Isola Capo Rizzuto occupandosi dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’area di viale Isonzo, Catanzaro Lido e Roccelletta di Borgia.

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Santo Mirarchi

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Santo Mirarchi

Il collaboratore di giustizia Santo Mirarchi ha risposto alle domande poste dagli avvocati degli imputati i quali hanno chiesto espressamente chi fu a presentargli Antonio e Martino Astorino. Mirarchi ha affermato che fu tale Genny Fiorentino, all’epoca proprietario di un noto locale della movida catanzarese ossia Il Tonninas, a presentargli tale Martino Tarzia il quale a sua volta dopo qualche mese lo introdusse ai due narco broker. Mirarchi ha precisato che si rivolse a Genny Fiorentino poiché all’epoca era estremamente difficile trovare cocaina sul mercato catanzarese ed era necessario soddisfare le richieste degli acquirenti.

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