I Carabinieri della Stazione di Campo Calabro (RC) hanno arrestato due persone, eseguendo un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di due persone, Patrizio Bevilacqua, di 33 anni, e Damiano Vincenzo Bevilacqua, di 37, quest’ultimo già detenuto per reati contro il patrimonio ed in materia di armi.
Sono poiché ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato e furto in abitazione aggravato in concorso, e il solo Damiano Vincenzo Bevilacqua anche per simulazione di reato, in concorso con la figlia.
Sono poiché ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato e furto in abitazione aggravato in concorso, e il solo Damiano Vincenzo Bevilacqua anche per simulazione di reato, in concorso con la figlia.
Le indagini erano scaturite da un furto in abitazione consumato nel primo pomeriggio del 1 settembre scorso a Campo Calabro (RC) quando i due arrestati, in concorso tra loro, forzato il sistema di chiusura del cancello carrabile di un’abitazione sita in pieno centro, si erano introdotti nell’immobile, impossessandosi di monili in oro ed argento per un valore complessivo di circa 5.000 euro, nonché della somma in denaro contante di mille euro. I due s’impossessaromo poi di una Renault Clio, parcheggiata sulla strada per darsi alla fuga.
Le indagini si sono avvalse di accertamenti tecnici, come quelli che hanno condotto all’esame dei fotogrammi dei sistemi di videosorveglianza dall’area. Il tutto ha consentito di raccogliere gravi indizi a carico degli indagati. In particolare, si è accertato come i malviventi avessero portato a compimento il colpo avvalendosi di un’autovettura di proprietà della figlia di uno di loro e della quale era stata poi anche falsamente denunciato il furto al fine di ostacolare l’attività investigativa di Carabinieri. La Procura della Repubblica di reggio Calabria ha chiesto i provvedimenti restrittivi a carico dei Bevilacqua, già noti agli inquirenti, e, all’epoca dei fatti già sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel Comune di Reggio Calabria. Gli arrestati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Reggio Calabria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Sono in corso ulteriori indagini volte a verificare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in analoghi episodi delittuosi verificatisi a Campo Calabro e nei territori limitrofi nei mesi antecedenti e successivi al settembre 2019.
Redazione Calabria 7