di Nico De Luca –
Ci ha pensato qualche ora, giusto il tempo di somatizzare anche questo ennesimo attentato, dopo quello che costò la distruzione della sua auto e di quelle vicine accaduto a luglio 2018.
Ci ha pensato qualche ora, giusto il tempo di somatizzare anche questo ennesimo attentato, dopo quello che costò la distruzione della sua auto e di quelle vicine accaduto a luglio 2018.
Ha scritto una lettera di suo pugno l’amministratore della Sinteg condomini Calabria Sergio Gaglianese, che amministra il Villaggio Eucaliptus di Simeri Crichi (Catanzaro).
Qui nella notte tra domenica e lunedì qualcuno ha mandato in fumo una catasta di attrezzature pronte per l’uso turistico come il palco, trecento sedie in VPC e le passerelle in legno per raggiungere la battigia.
Gaglianese ha indirizzato la sua lettera ai ministri dell’Interno Salvini e della Difesa Bonafede, al capo gabinetto del ministro della giustizia, al presidente dell’antimafia Morra, al procuratore Gratteri, al prefetto ed al questore di Catanzaro, ai comandanti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, al sindaco di Simeri Crichi ed al curatore fallimentare Palasciano.
IL TESTO DELLA LETTERA
“Nonostante le innumerevoli denunce in vostro possesso, inerenti fatti gravi e delittuosi, accaduti nell’arco degli anni- afferma Gaglianese– non avete evidentemente ritenuto di stabilire il regime di legalità all’interno di un villaggio di oltre 300 famiglie.
Villaggio turistico dove da anni il sistema ndranghetistico detta legge, con atti intimidatori, non solo nei confronti dell’amministratore, prima giudiziario, ora ordinario, ma anche agli abitanti del villaggio, di fatto impedendo il decoro e lo sviluppo, creando danni anche economici all’intera comunità, in un territorio con alto tasso di disoccupazione.
Addirittura non riusciamo a pulire le aree del villaggio, di proprietà della Curatela, recintate abusivamente da alcuni soggetti, i quali hanno intimidito ed aggredito fisicamente nei giorni scorsi alcuni collaboratori addetti al servizio pulizia;
e’ stato chiuso il varco a mare da un viale con una montagna di sabbia, impedendo ai residenti di accedere sulla spiaggia libera.
Per ultimo, ma non per ordine di importanza l’incendio doloso che ha mandato in fumo, il palco, le pedane di accesso alla spiaggia ed oltre 300 sedie in PVC di proprietà del Villaggio.
Per i disagi su esposti, e soprattutto per il clima instauratosi, molti condòmini hanno abbandonato il villaggio, minacciando di non ottemperare al pagamento dei tributi Comunali, viste le condizioni igienico-sanitarie determinatesi.
Auspico- conclude Gaglianese – prima che avvengano fatti delittuosi nei confronti delle persone che, ognuno per le proprie competenze intraprenda i provvedimenti necessari ed urgenti”
redazione Calabria7