Di Carmen Mirarchi – Ventuno ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 arresti e 9 interdittive, per reati vari tra cui delitti contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio. E ‘ questo il bilancio dell’ operazione della Guardia di Finanza che ha visto coinvolti avvocati, commercialisti e funzionari del tribunale di Lamezia Terme.
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Un vero sistema di illeciti che condizionava le aste giudiziarie del tribunale della Piana. Sequestrati più di 8 milioni di euro, 86 gli indagati. 23 perquisizioni domiciliari nei comuni di Lamezia Terme, Serrastretta, Soveria Mannelli, Gizzeria , Maida, Reggio Calabria e Palmi per reato di: turbata libertà degli incanti, rivelazione ed utilizzazione dei segreti d’ufficio, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, induzione indebita a dare o promettere utilità, autoriciclaggio ed estorsione.
Numerose le anomalie accertate relative a 30 aste pubbliche tenute nel 2018 presso il Tribunale di LamezIa.
“Un anno e mezzo attività – ha dichiarato il Procuratore Curcio – la Procura ritiene di aver smantellato sistema di illecito condizionamento delle aste giudiziarie. C’era accettazione passiva. Si trattava di
meccanismo illecito e diffuso. Ci sono state intercettazioni di ogni genere”.
Il sostituto Procuratore Giulia Scavello, invece, ha dichiarato. :”La prima cosa da sottolineare è lo sforzo della seconda squadra della Guardia di Finanza lametina. E ‘ stata un’indagine complessa. Faticosa perché sono stati attivati dispositivi di vario tipo. Si è trattata di indagine capillare e combinata con osservazione non convenzionale come pedinamenti.
Rilevato – aggiunge – un vero sistema di illeciti per condizionare le aste giudiziarie di Lamezia Terme. C’era una prassi della illegalità diffusa . Individuati soggetti di uno stesso contesto affettivo che con una Agenzia di affari contattavano professionisti e condizionavano vendite con minacce ed estorsioni. Soggetti quasi disoccupati ma con immobili. In un certo senso le indagini sono in corso ancora. Porrebbe essere solo un primo intervento” conclude. Inoltre, è stato effettuato un sequestro preventivo 8 milioni di euro.
Il comandante del gruppo Guardia di Finanza di Lamezia Terme, Crisci parla di un soggetto a capo dell ‘azione criminale che “interveniva su aste alterando risultati ed il tutto riguarda un decennio non pochi anni. Chi voleva immobili, in sostanza – aggiunge – doveva rivolgersi a questa agenzia di intermediazione con ganci nel Palazzo di Giustizia. Agenzia che aveva ribassi ed informazioni e che spesso faceva andare le aste deserte. Implicati anche commercialisti ed avvocati. E’ stato effettuato sequestro conservativo di 10 automezzi, 3 attività commerciale ed immobili per 4 milioni di euro” .
Il Capitano Boarelli durante la conferenza stampa ha dichiarato che ci sarebbero stati tanti ostacoli . “Ben 84 i militari impiegati in provincia di Reggio Calabria e Catanzaro. Il Dominus in carcere è Raffaele Calidonna”.
Non emergerebbe nessun profilo di legame criminale. Ma il Procuratore Curcio dichiara che la possibilità che il principale indagato “potesse mantenere rapporti con la criminalità organizzata è inevitabile”
“Ribadisco ringraziamento alla magistratura” dice il Procuratore. I beni venivano venduti a prezzo inferiore e tornavano in possesso di chi non poteva averlo. Curcio parla di “sistema diffuso che è andato avanti per tanto tempo. Indagini complicate per la fuga di notizie “.
Redazione Calabria 7