Annullata l’ordinanza limitatamente all’associazione a delinquere e all’aggravante mafiosa, ma Ieso Marinaro e Daniela Paonessa, coinvolti nell’inchiesta della Dda “Basso Profilo” restano agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catanzaro, presidente Giuseppe Valea, a latere Michele Cappai e Mariarosaria Miglierino, che hanno parzialmente accolto le richieste dell’avvocato Vincenzo Varano, difensore dei due indagati, considerati dalla Procura distrettuale teste di legno, prelevatori di soldi nelle società aperte dall’imprenditore Umberto Gigliotta, accusati dalla Procura distrettuale di associazione a delinquere di tipo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e distrazione dei fondi, aggravata dalla mafiosità, associazione e aggravante, però, escluse dai giudici del Riesame. Durante l’interrogatorio di garanzia, durato circa un’ora e mezzo Marinaro e Ieso, davanti al gip firmatario dell’ordinanza Alfredo Ferraro, si sono difesi, fornendo la loro versione dei fatti e proclamandosi estranei alle accuse. (g. p.)