I carabinieri forestali hanno sequestrato un apiario all’interno di un eucalipteto nella località Concio del territorio di Isola Capo Rizzuto (Kr). Le arnie non figuravano registrate nella banca dati dell’anagrafe apistica nazionale contrariamente a quanto previsto dalle norme vigenti. Il proprietario non è stato ancora individuato. Le arnie non recavano l’indicazione del codice aziendale e l’apiario era privo del cartello identificativo obbligatorio. Malgrado i numerosi contatti stabiliti con i veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale e diversi apicoltori – riferiscono i Carabinieri – non è stato possibile individuare il proprietario.
Molto di esse erano complete di melari, segno che l’alveare era in produzione. Gli eucaliptus sono ancora in fioritura e non mancavano pertanto il polline e il nettare ricercati dalle api. Sono state poste sotto sequestro in tutto 67 arnie. Il servizio veterinario dovrà eseguire controlli ulteriori per verificare la condizione sanitaria degli insetti, così come previsto dalle norme vigenti. Il rinvenimento dello scarabeo dell’alveare (Aethina tumida), parassita delle api endemico dell’Africa sub sahariana, nel 2014 nella provincia di Reggio Calabria e successivamente in Sicilia, ha destato preoccupazione negli addetti ai lavori. Il coleottero, infatti, è in grado di moltiplicarsi rapidamente in presenza di larve di api e di miele in favo. Gli esemplari adulti possono volare fino ad alcuni chilometri e colonizzare altri alveari. La movimentazione di alveari e di loro parti è soggetta a precise restrizioni sotto il controllo dei Servizi veterinari dell’ASP, con l’obiettivo di prevenire la diffusione dei parassiti che rischierebbero di infliggere danni enormi ad un settore già penalizzato dalla presenza di zoopatie e dall’uso sconsiderato di pesticidi in agricoltura.
Redazione Calabria 7