Catanzaro Calcio, a Siracusa finisce con i tifosi che sotto la Curva rimbrottano i calciatori giallorossi

Siracusa-Catanzaro: 1 – 0

Marcatori: 45’ pt Vasquez

Marcatori: 45’ pt Vasquez

Siracusa (4-2-3-1): Crispino; Daffara, Turati, Bertolo, Bruno; Palermo, Gio. Fricano; Parisi (15’ pt Souarè), Catania (36’ st Talamo), Russini (36’ st Tiscione); Vazquez (24’ st Di Sabatino). A disposizione: D’Alessandro, Boncaldo, Lombardo, , Del Col, Mustacciolo, Tuninetti, Cognigni. Allenatore: Ezio Raciti.

Catanzaro (3-4-3): Furlan; Riggio (6’ st Casoli), Celiento, Figliomeni; Statella (33’ st Eklu), De Risio, Iuliano (14’ st Maita), Favalli; D’Ursi (14’ st Nicoletti), Ciccone (14’ st Bianchimano), Fischnaller. A disp.: Elezaj, Mittica, Lame, Signorini, Pambianchi, Nikolopoulos, Giannone. All.: Gaetano Auteri

Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia

Assistenti: Fernando Caviano di Bologna e Federico Pragliola di Terni

di Danilo Colacino – L’approssimativo Catanzaro odierno accende un cero alla Cavese, che blocca il Catania sul 2 – 2 allo scadere, e mantiene inalterata la possibilità di guadagnare il terzo posto in classifica. Un piazzamento prezioso nella griglia playoff, perfettamente alla portata delle Aquile a patto però di battere la Viterbese nel recupero di mercoledì Primo Maggio. C’è poco da dire, invece, sul match odierno contro il Siracusa con gli aretusei che hanno messo a nudo tutte le recenti pecche di un’Auteri-band, ultimamente irriconoscibile e sciupona. Oggi persino capace di vantare il poco invidiabile record di due rigori sbagliati in appena un paio di minuti e come se non bastasse una lunga fase di superiorità numerica, dovuta all’espulsione di Daffara, non sfruttata. La cronaca di una disfatta, insomma, con i tifosi giallorossi al seguito che per la prima volta hanno respinto, seppur in maniera civilissima, i loro beniamini a fine gara. Giocatori come sempre recatisi sotto la Curva, stavolta quella ospite del Nicola De Simone, ma non certo salutati nel modo migliore. Un fatto comprensibile, considerato quanto visto nei 90’ in terra lilibetana. D’accordo, lo strano campionato che è ormai diventata la C ha improvvisamente costretto il Catanzaro ad affrontare un avversario prima salvo e poi obbligato a giocarsi la permanenza nella categoria a causa di una tardiva penalizzazione, ma all’undici calabrese pare serva un’immediata sveglia in vista dei determinanti spareggi-promozione. Altrimenti la B resterà una chimera anche per il 2019.

Il film della partita

Primo tempo:

Fase del match sonnacchiosa fino al lampo di Vasquez che alla fine varrà tre punti. In precedenza solo Catanzaro.

7’ è Ciccone che prova a sorprendere Crispino dalla lunghissima distanza, la sua sventola termina poco alta sulla traversa. I tifosi giallorossi cantano, ignari del nefasto prosieguo del match

9’ Iuliano, in azione solitaria, chiama Crispino a una difficile smanacciata in angolo. Il portiere aretuseo, migliore dei suoi, inizierà da qui uno show personale

15’ il Siracusa perde il ‘pendolino’ Parisi per infortunio muscolare e sarà curiosamente la sua fortuna.

33’ Ciccone su punizione scalda i guanti di Crispino.

35’ Vasquez prova a irretire Furlan da lontano, pallone alto sulla traversa

45’ ecco materializzarsi la beffa: cross al bacio dalla destra di Souarè (subentrato per necessità, per così dire, e non per scelta) e ‘terzo tempo’ in stile basket di Vasquez nel cuore dell’area di rigore che la mette dentro di testa.

Secondo tempo:  

Nei primi dieci minuti il Catanzaro prova a raddrizzare la partita, ma al 12’ è Furlan che deve chiudere la porta in più di un’occasione agli attaccanti locali. Russini su tutti.

18’ Fischnaller entra in area e si procura un rigore con Fricano che lo mette giù. Crispino, però, inizia a trasformarsi nell’eroe del match, respingendo il tiro proprio sui piedi di Bianchimano che però spara a lato.

21’ Bianchimano si invola verso la porta avversaria, ma viene atterrato da Daffara subito espulso dall’ottimo Acanfora. Sul dischetto si presenta stavolta Bianchimano, ma il risultato non cambia. Crispino fa il fenomeno, ripetendosi poco dopo (al 24’) su Favalli. Il resto della gara offre poco o niente, malgrado pure i lunghi 6’ di recupero, con il Catanzaro che si lecca le ferite di una cocente sconfitta, l’ennesima purtroppo dell’ultimo periodo, resa per fortuna delle stesse Aquile meno amara dalla stecca inaspettata del Catania.

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