“Pregare per i morti è un dovere fondato sulla religione. Questa epidemia di coronavirus ha cancellato anche queste persone che se ne sono andate da soli, senza il conforto di un familiare, senza funerali”.
Sono le parole del capogruppo al consiglio comunale di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, che propone turni di preghiera per commemorare i defunti attraverso una turnazione alfabetica in sicurezza.
Sono le parole del capogruppo al consiglio comunale di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, che propone turni di preghiera per commemorare i defunti attraverso una turnazione alfabetica in sicurezza.
“L’immagine dei mezzi militari, a Bergamo, che trasportano le bare verso i forni crematori rende in maniera forte la drammaticità di quello che il Paese sta vivendo. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. Non c’è dubbio che la chiusura dei camposanti ha accresciuto lo stato di angoscia, di inquietudine e di commozione tra i cittadini ai quali è stato negato di porgere l’ultimo saluto ai propri cari ma anche ad andare a far visita a quelli che non ci sono più. Un impedimento che segna ancor di più quel distacco dagli affetti più cari e dalla vita sociale che la pandemia da coronavirus sta fortemente marcando, da oramai tanto tempo, la quotidianità delle persone. A mio giudizio una riapertura, graduale, ragionata e controllata dei cimiteri della città è possibile oltre che auspicabile. Faccio appello, dunque, alla presidente Santelli, ma anche ai sindaci dell’intera Regione, e nello specifico al sindaco Sergio Abramo chiedendo, nell’ottica di una graduale ripresa della normalità, la riapertura dei cimiteri ma applicando determinati criteri. Sono stati in tanti i cittadini che mi hanno prospettato la possibilità di una riapertura dei cimiteri per andare a trovare i propri cari defunti. A essi si aggiungono tutti quei cittadini che recentemente hanno perso una persona cara che non hanno potuto neanche salutare a causa del divieto di cerimonie religiose tra cui, appunto, i funerali. Si potrebbe pensare, dunque, a un accesso regolato uno per volta seguendo le lettere dell’alfabeto e facendo osservare tutte le prescrizioni di sicurezza: mascherine, guanti, tute, e disinfettanti. Un’articolazione potrebbe essere: lunedì lettera A,B,C e a seguire nella settimana. Spero che questa proposta trovi il favore oltre che della presidente Santelli e del sindaco Abramo, anche di tutti i sindaci della Calabria considerato che il problema riguarda tutte le comunità”.