di Giovanni Caglioti – Marcello. Ci dice di chiamarsi cosi il volto nuovo che si aggira tra le strade del quartiere Lido di Catanzaro, venuto anche alla ribalta in questi giorni per due episodi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine ed in uno dei quali è stato soccorso dal 118 per una ferita alla testa provocata da una caduta.
Noi di Calabria 7 abbiamo voluto incontrarlo, per strada, dove lui prosegue a vagare senza una meta precisa.
Noi di Calabria 7 abbiamo voluto incontrarlo, per strada, dove lui prosegue a vagare senza una meta precisa.
La sua storia è una di quelle che ti tocca il cuore, fatta di emarginazione sociale, di mancanza di affetti e di dipendenza dall’alcool. Rappresenta gli invisibili, quelli che nessuno vede, di cui nessuno si preoccupa, che incontriamo quotidianamente e ai quali ci abituiamo, presi dai nostri problemi, dai nostri impegni e dalla nostra a volte vuota quotidianità.
Marcello ha trentadue anni e proviene dalla Romania, è un ragazzo come tanti, con sogni e speranze, approdato in Italia alla ricerca di una vita migliore. Vive nel nostro Paese da tre anni e racconta di aver lavorato come pastore nelle campagne di Cuturella fino a qualche mese fa, lavoro che ha svolto anche nel suo paese di origine.
Non parla molto bene l’italiano, ma si fa capire benissimo. Marcello vive di stenti ed è in un evidente stato precario di salute, sicuramente con il problema dell’alcoolismo. Dorme in ripari di fortuna, al momento usa una casa diroccata e abbandonata in viale Crotone, sulla strada che conduce in via Ferdinando Magellano, dove trova riparo di notte.
Non sembra un soggetto pericoloso, appare pacifico e spiega volentieri la sua storia.
Abbiamo trascorso con lui un’ora del nostro tempo, mangiando insieme un panino e bevendo dell’acqua.
Magari potrebbe essere che il suo racconto sia frutto della sua invenzione, ma ciò che non sfugge è che Marcello ha bisogno di aiuto, aiuto vero, non ha bisogno di soldi, che utilizza purtroppo per comprare bevande alcoliche, ma necessita di cibo, indumenti e di cure serie, prima che possa diventare troppo tardi aiutarlo.
Pertanto da Calabria7.it parte un appello alle istituzioni, affinché si attivino per assistere Marcello, in modo che possa trovare sostegno in una delle comunità presenti sul territorio. Un piccolo gesto di attenzione verso i più deboli, per non scoprire ancora una volta il danno che produce l’essere sempre e solo abituati o indifferenti alla sofferenza degli altri.