Costanzo: “Catanzaro non merita mercanti che calpestano dignità cittadini”

Replica alla maggioranza e agli attacchi personali e politici ricevuti attraverso comunicati stampa, il capogruppo di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, che rivendica come la moralità di chi lo accusa di immoralità non sarebbe esemplare.

Di seguito la nota di Costanzo:

Di seguito la nota di Costanzo:

“Una maggioranza che “compra” il voto decisivo per vincere le elezioni provinciali in cambio di un posto nello staff del presidente. Una maggioranza che “soffoca” il dissenso “ballerino” di un consigliere dandogli un posto in una struttura regionale. Una maggioranza che vuole riservare ai soli proprietari dei terreni il bando per Giovino, salvo ritrattare tutto dopo la sollevazione generale della città. Una maggioranza che si rifiuta di rendere pubblici i costi degli artisti scelti in occasione delle feste natalizie.

Una maggioranza capeggiata da chi ha trasformato le società partecipate in aziende “di famiglia” (vedi l’inchiesta sui presunti incarichi illegittimi all’AMC).

Una maggioranza che usa la ditta che svolge (male) il servizio della differenziata come un ufficio di collocamento per sistemare gli amici. Una ditta dove il sindaco ha piazzato uno dei suoi uomini di fiducia, uno scandalo incredibile che solo a Catanzaro può avvenire, con una commistione di interessi pubblico-privato che fa rabbrividire. Come fa rabbrividire la posizione giuridica del Capo di gabinetto.

Sono questi che vorrebbero dare lezioni di moralità e di etica e non si rendono conto di avere trasformato la città in un vergognoso mercato arabo, dove le persone diventano oggetti da comprare. Mentre la povera gente soffre per la mancanza di lavoro.

E’ la maggioranza del “privilegio per pochi”. L’immoralità non è solo di chi compra. L’immoralità è anche (soprattutto) di chi si mette in vendita.

Un’Amministrazione che porta a compimento le opere con anni di ritardo, che perde la possibilità di costruire il nuovo depuratore, che ha desertificato il centro storico, che tenta di depredare gli ultimi chilometri quadrati di verde disponibili, senza un PSC, senza un piano commerciale, senza un piano alla viabilità insomma senza nessuna programmazione, ma che ha la faccia di bronzo per dire che sta lavorando bene.

Forse non hanno avuto il tempo ? Ventidue anni sono pochi ? Lasciamoli lavorare in pace, diamogli il tempo di organizzarsi. E nel frattempo il malato muore. Ultimi tra gli ultimi, all’ultimo posto di tutte le classifiche. Non lo meritiamo. Catanzaro non si merita i “mercanti” che calpestano ogni giorno la dignità dei cittadini.

L’opposizione, stiano tranquilli e sereni, non ha problemi di numeri. Ricordo ai distratti “politologi” che confezionano i comunicati che poi i capigruppo sono costretti a firmare, che alle elezioni i due schieramenti opposti ad Abramo hanno totalizzato il 60%. Molti consiglieri sono stati eletti solo grazie al premio di maggioranza ottenuto dopo il ballottaggio. Eravate e siete minoranza nella città, lo abbiamo visto il 4 marzo e lo vedremo presto alle europee.

Il sottoscritto, sempre da battitore libero, senza aver mai goduto di postazioni di potere e di gestione, senza apparati di partiti alle spalle, Sindaci, Presidenti della Provincia, Consiglieri e Assessori regionali, Parlamentari e Senatori, ha sempre ottenuto valanghe di fiducia da parte del corpo elettorale nelle competizioni elettorali che mi hanno visto presente, e ancora a oggi detiene il record di preferenze ottenute alla provinciali. Risultato, in città, sfiorato al Comune e alla Regione anche quando non esisteva la doppia preferenza.

Per quanto riguarda l’ultima seduta del consiglio comunale è bene specificare alcuni passaggi. Nella riunione dei capogruppo svoltasi pochi minuti prima dell’inizio dei lavori, le opposizioni avevano accolto la proposta del presidente Polimeni fatta a nome della maggioranza, la quale, sempre restia al confronto per la mancanza di argomentazioni, ha chiesto di accorpare in tre punti i cinque argomenti posti in discussione, di fare un intervento, senza limite di tempo, di natura generale e politico, ed eventualmente dare la possibilità alle opposizioni di replicare in caso di intervento del Sindaco. Quindi non era stato determinato un limite di tempo per i singoli interventi dei consiglieri, tra l’altro il regolamento negli ultimi venti anni non è mai stato rispettato tant’è che si sono registrati interventi di alcuni capogruppo che si sono prolungati oltre le due ore, sembra evidente che le opposizioni non potevano accettare la proposta di accorpamento dei punti, in quanto, li avrebbe privati di spazio nella discussione generale. Per quanto riguarda le dirette web dei consigli comunali dovremmo dare merito al Presidente Polimeni che si affanna nelle risposte a mezzo stampa, di aver impedito l’attuazione della delibera di consiglio comunale che prevede le dirette delle sedute dell’assemblea. Vorrei dirgli che è proprio lui, quindi, il primo a comportarsi in modo poco rispettoso e al limite della illegalità. Un Presidente del consiglio sempre bravo a tagliare nastri e nastrini per poi nascondere la testa sotto la sabbia quando si tratta di difendere il ruolo del consiglio comunale e il lavoro delle commissioni. È strano poi che i capigruppo di maggioranza che in aula fanno scena muta e, questo lo si può evincere dal resoconto delle sedute che appaiono sulla stampa o nelle dirette online delle testate giornalistiche, si trasformano in leoni da tastiera il giorno dopo, citando addirittura la sindrome di Procuste, sintomatologia da me citata in aula riferita alla “manina” che confeziona i loro comunicati stampa. É chiaro che il termine “nani” e “ballerine” è di natura strettamente politica ed è rivolto a quei pochi consiglieri che non sono liberi e per “bisogno” sono costretti a mettere da parte la loro dignità. Decenza “barattata” con un posto nelle strutture, per una delega comunale magari allo sport o al verde, per una raccomandazione alla Sieco o con Idea verde, oppure i collocare un collega di studio nel collegio dei revisori dell’Amc. E ancora, nominare gli “amici” a capo delle compartecipate che giornalmente assumono personale senza il minimo della trasparenza, per un incarico tecnico alla Provincia, magari per aver ottenuto la realizzazione di un marciapiede in più o magari per avere avuto asfaltata qualche strada privata… e mi fermo qua!

L’opposizione, aspettando quella che dovrebbe essere la chioccia, il PD, ha un riferimento certo, un galantuomo, un intellettuale, uno che combatte con le sue nude mani, uno che disprezza i metodi ricattatori usati dalla bassa politica locale ed è il prof. Nicola Fiorita”.

Redazione Calabria 7

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