Affermazioni al fulmicotone, auspici di dissesto, cogitazioni prive di fondamento, sospetti che divengono realtà, tanto da ritenersi legittimati a offendere, così ergendosi, con disinvoltura, a giudici infallibili del prossimo. Fabio Celia
Calabria 7 si pone, quale irrinunciabile e primordiale obiettivo, di dare voce a ogni nota politica, anche quando a volte giunge stonata. In sintesi, un utile strumento mediatico accessibile a tutti nel rispetto delle regole che presiedono la libertà di stampa.
Sostenere che l’editore, estraneo alla elaborazione dei contenuti dell’articolo contestato, avesse manipolato sia la notizia che il redattore, è esercizio gratuitamente offensivo della moralità di chi, al contrario, quotidianamente promuove e difende i principi di garanzia e libertà.
Sul punto la testata giornalistica non necessita di alcuna difesa riguardo alle accuse – affatto eleganti – di parzialità, perché la propria storia, seppur breve, declina un quadro di assoluta trasparenza, spesso documentato attraverso interviste TV integrali di ogni colore politico. Non ci faremo certamente intimidire da chi tenta di strumentalizzare la libertà di opinione attraverso metodi canuti e sopiti, oramai in disuso sin dalla dialettica dei sofisti.
Calabria 7 continuerà a vivere con fierezza ed entusiasmo la propria esperienza professionale, affrancandosi da ostili auspici di fallimento che non meritano replica: il contenuto, di per sé, autoqualifica i delatori. Tuttavia la malevola iattura offre l’opportunità, ai nostri lettori, di sapere che Calabria 7 gode di ottima salute, registrando quotidianamente un aumento dei consensi in un vero e proprio crescendo rossiniano.