Ceravolo sold-out tra mille polemiche, il rivenditore Rotundo: “Mi hanno minacciato di morte” (VIDEO)

Fiumi di rabbia sui social per il sold-out in sole due ore. "Non dovevano far partire insieme la prevendita online e quella fisica"

La festa del Catanzaro non è finita. Dopo la promozione in Serie B conquistata aritmeticamente domenica scorsa a Salerno, tra due giorni la squadra sarà di scena per la prima volta in casa. Al “Ceravolo” arriva il Pescara di Zeman, terza forza del torneo, e il match passerà alla storia per la celebrazione dei giocatori che verranno premiati dopo il triplice fischio. Nessuno vuole perdersi la festa e l’occasione è stata scelta dalla società come “Giornata Giallorossa”. 

Gli abbonati hanno avuto due giorni per assicurarsi il proprio tagliando in prelazione, mentre la fase di vendita libera si è rivelata un’autentica follia. E’ partita alle 15, sia nelle prevendite sia online sul sito Boxol – piattaforma di vendita di GO2 – ed è stato subito caos. Lunghe file e momenti di tensione davanti agli ingressi delle ricevitorie autorizzate, botteghino del Ceravolo preso d’assalto e ticketing online in tilt. Dopo circa mezz’ora di malfunzionamenti, la società giallorossa ha comunicato che il sito di GO2 “è stato oggetto di un attacco hacker sin dall’avvio della prevendita”, precisando che il ripristino della vendita online sarebbe ripreso alle 17. Ma di fatto i biglietti erano già tutti esauriti, con la disponibilità rimasta solo nella curva Est riservata solitamente ai tifosi ospiti.

Gli abbonati hanno avuto due giorni per assicurarsi il proprio tagliando in prelazione, mentre la fase di vendita libera si è rivelata un’autentica follia. E’ partita alle 15, sia nelle prevendite sia online sul sito Boxol – piattaforma di vendita di GO2 – ed è stato subito caos. Lunghe file e momenti di tensione davanti agli ingressi delle ricevitorie autorizzate, botteghino del Ceravolo preso d’assalto e ticketing online in tilt. Dopo circa mezz’ora di malfunzionamenti, la società giallorossa ha comunicato che il sito di GO2 “è stato oggetto di un attacco hacker sin dall’avvio della prevendita”, precisando che il ripristino della vendita online sarebbe ripreso alle 17. Ma di fatto i biglietti erano già tutti esauriti, con la disponibilità rimasta solo nella curva Est riservata solitamente ai tifosi ospiti.

La rivolta dei tifosi sui social

Fiumi di rabbia da parte dei tifosi si sono riversati sui social per la gestione della prevendita. “Catanzaro è costretta (a mio modesto parere) ad organizzarsi diversamente per l’approdo in Serie B e lasciare la vendita a qualche sito/distributore che sia in grado di farlo. Purtroppo le ricevitorie fisiche sono corruttibili e avvengono cose sconcertanti, tipo i biglietti prenotati” scrive un utente, affiancato da un’altra tifosa che propone di presentarsi comunque “tutti davanti alle porte dello stadio. Non si può sentire che un tifoso assiduo debba rimanere fuori perché i biglietti sono stati venduti a chi il calcio (in particolare il Catanzaro) non lo ha mai seguito”. 

Un tifoso sottolinea come non possa esistere “una regola scritta su chi è più meritevole o meno nel seguire fisicamente il Catanzaro. La città è di tutti, i colori sociali li abbiamo cuciti addosso tutti, lo stadio le sue gradinate sono di tutti noi cittadini o di chi comunque segue le sorti del Catanzaro”. E non manca chi si spinge a proporre alla società di “dare la possibilità a tutti di entrare nell’impianto, quantomeno durante la consegna della Coppa. Un giusto segno di gratitudine per coloro che sono stati sempre presenti con freddo, acqua e vento”.

Il racconto di Rotundo

Una giornata di ordinaria follia che molti rivenditori hanno preferito non raccontare ai nostri microfoni. Ad esporsi è stato invece Domenico Rotundo, titolare della storica ricevitoria su via della Stazione. “Segnalo due episodi molto incresciosi – racconta -. Alle 07:30 un signore sulla sessantina mi gridava “Ti picchio, ti ammazzo, ti uccido”, mentre quattro ore dopo c’è stato chi mi minacciava di denuncia dal momento che io non volevo fare i biglietti. Anche se si sapeva che la prevendita sarebbe iniziata alle 15”.

A parere di Rotundo, questa confusione è nata da “un problema di comunicazione dell’Us Catanzaro, che prima aveva informato sull’avvio della prevendita online nella giornata di venerdì mentre in seguito si è saputo che sarebbe partita il giovedì. Le persone hanno creduto che noi rivenditori avremmo fatto un po’ di sciacallaggio sui biglietti, ma in realtà non è così. Dare i biglietti solamente gli amici è materialmente impossibile, a meno che uno non si chiuda all’interno della rivendita con un plafond illimitato. Ricordo che noi siamo costretti ad anticipare i soldi che subito dopo ci vengono accreditati sul conto”. Il problema principale, dunque, è consistito nella “contemporaneità di prevendita online e fisica per un evento così importante. Tutto ciò ha messo in difficoltà non solo noi punti vendita, ma tutto il sistema”. 

Moltissimi, dicevamo, i tifosi rimasti senza biglietto. “Mi sono fidato dell’online, ma non si è capito niente – ci racconta un supporter -. I punti vendita non li ho proprio calcolati perché c’erano delle file allucinanti. Secondo me l’online non andava aperto il giorno stesso delle prevendite fisiche. Per la Serie B bisognerà trovare soluzioni migliori. E io certamente mi abbonerò”.

Questione stadio

In molti prendono spunto da questo disservizio anche per riflettere sulla questione stadio: c’è chi vorrebbe la ristrutturazione dell’impianto di via Paglia e chi invece pensa a uno stadio nuovo fuori dal perimetro cittadino. Per ora, l’Amministrazione comunale lavorerà per l’omologazione e opere minimal, garantendo al Catanzaro la possibilità di disputare il campionato di B tra le mura amiche, con poche migliorie strutturali. Anche perché per un restyling totale servirebbero molti soldi in più dei 9 milioni di euro garantiti dalla Regione.

Rotundo non crede che il problema risieda nella capienza dell’impianto: “Faccio servizio biglietteria da 25 anni e questi eventi succedono solamente quando ci sono partite importanti, altrimenti ci attestiamo solitamente sui 6/7 o massimo 10mila biglietti venduti”. 

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