“In caso di emergenza nazionale comanda lo Stato, decide lo Stato”, non le singole Regioni, sulle misure da adottare.
Lo ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rispondendo a una interrogazione durante il question time della Camera, in merito all’emergenza coronavirus e al coordinamento sulle misure adottate e da adottare.
Lo ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rispondendo a una interrogazione durante il question time della Camera, in merito all’emergenza coronavirus e al coordinamento sulle misure adottate e da adottare.
“La nostra Costituzione non prevede una clausola di supremazia e non sancisce in alcun modo la preminenza dello Stato sulle Regioni”, ha ricordato Boccia. Tuttavia “il complesso delle norme vigenti ci consente di dire con chiarezza che in caso di emergenza nazionale decide lo Stato, dà indicazioni lo Stato. Le competenze esclusive statali in tema di livelli essenziali delle prestazioni nonché di profilassi internazionale sono disciplinate dall’articolo 117 comma secondo, lettera n, e la competenza in concorrenza in materia di salute e protezione civile è definita dal terzo comma”.
Quanto alla situazione attuale, “trattandosi di epidemia transanazionale il livello adeguato per l’individuazione di misure di contrasto non può che essere quello statale. E’ necessario sottolineare come la Corte abbia spiegato che anche nelle materie di competenza concorrente, come la tutela della Salute, lo Stato può avocare a sè le funzioni amministrative e la funzione legislativa”, ha concluso.
Redazione Calabria 7