L’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 3 novembre, che ha suddiviso il Paese in zone gialle, arancioni e rosse a seconda del rischio di contagio da Covid-19 e altri parametri, scadrà giovedì 3 dicembre. Il governo è al lavoro, in queste ore, su un nuovo Dpcm che dovrebbe fissare anche le regole per il Natale e le festività di fine anno. Ecco cosa potrebbe cambiare, secondo quanto riportato da SkyTG24.
Al momento è possibile spostarsi soltanto tra zone gialle, mentre se una delle zone di partenza o arrivo è arancione o rossa ci si può muovere solo per motivi di salute, lavoro o necessità. Stando alle ultime ipotesi, col nuovo Dpcm dovrebbero essere vietati tutti gli spostamenti tra Regioni (anche in fascia gialla) a partire dal 19-20 dicembre e fino al 6 gennaio, ma dovrebbe essere consentito il rientro alla residenza o al domicilio
Al momento è possibile spostarsi soltanto tra zone gialle, mentre se una delle zone di partenza o arrivo è arancione o rossa ci si può muovere solo per motivi di salute, lavoro o necessità. Stando alle ultime ipotesi, col nuovo Dpcm dovrebbero essere vietati tutti gli spostamenti tra Regioni (anche in fascia gialla) a partire dal 19-20 dicembre e fino al 6 gennaio, ma dovrebbe essere consentito il rientro alla residenza o al domicilio
SECONDE CASE
Chi ha una seconda casa dovrebbe poterla raggiungere se si trova nella stessa Regione di residenza, a patto che sia in zona gialla. Se la seconda casa è fuori Regione, potrà essere raggiunta prima dell’eventuale divieto di spostamento tra una Regione e l’altra
GENITORI ANZIANI
Potrebbe essere però concesso il ritorno nella casa di famiglia per trascorrere le feste con i genitori anziani, anche se rimane la raccomandazione di proteggerli da un eventuale contagio perché persone particolarmente a rischio
STUDENTI, CONIUGI E CONVIVENTI
Un’altra eccezione potrebbe riguardare gli studenti che hanno spostato la residenza o il domicilio nella città dove studiano e vogliono tornare a casa per le vacanze. Potrebbe anche essere concesso il ricongiungimento familiare per i conviventi
QUARANTENA PER CHI VA ALL’ESTERO
Per chi deciderà di andare all’estero o torna in Italia per il Natale, l’esecutivo vorrebbe introdurre l’obbligo di quarantena
RIENTRO A CASA ENTRO LE 22
Il nuovo Dpcm dovrebbe confermare il rientro a casa alle 22 e il divieto di uscire prima delle 5, a meno che sussitano motivi di lavoro, salute o necessità
Il governo è orientato a riaprire le scuole chiuse il 7 gennaio, a festività concluse, accogliendo così le istanze dei presidenti di Regione. Si allontana l’ipotesi di un ritorno tra i banchi prima delle vacanze di Natale. “Al momento non è stata presa alcuna decisione sulle scuole, c’è una discussione in corso. Con molta gradualità vorrei che fossero riaperte anche le scuole superiori”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina
NATALE A CASA
L’esecutivo non dovrebbe stabilire un numero massimo di commensali tra le mura domestiche, ma dovrebbe continuare a dare raccomandazioni come nei precedenti Dpcm. “Limitare al massimo anche nelle proprie abitazioni il numero di persone che si ritrovano”, ha prescritto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro
MESSA DI NATALE
“Per quello che riguarda la messa di Natale, se c’è coprifuoco deve essere rispettato”, ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza. Potrebbe non esserci quindi uno stop alle messe, basta che vengano celebrate in orario compatibile con l’obbligo di rientro a casa alle 22
Sarà quasi certamente confermato il divieto di organizzare feste sia in locali pubblici che in luoghi privati. I sindaci potranno continuare a chiudere, se necessario, strade e piazze, dove tra l’altro non saranno in programma i consueti eventi di fine anno
RISTORANTI E BAR
Anche in questo caso dovrebbero essere confermate le misure del Dpcm di novembre, con apertura fino alle 18 per i locali delle Regioni in zona gialla, solo domicilio e asporto per quelli in zona arancione o rossa. Chiusura invece il 25 e il 26 dicembre per tutti i ristoranti
I negozi potrebbero rimanere aperti fino alle 21, nel tentativo di ‘spalmare’ la clientela in un arco temporale più ampio ed evitare così assembramenti
IMPIANTI SCIISTICI
Probabilmente resteranno chiusi gli impianti sciistici, come già previsto nel Dpcm in vigore. Il Cts continua a sconsigliare le attività in cui sono quasi inevitabili gli assembramenti, e l’esecutivo sembra aver intenzione di confermare questa linea
CINEMA E TEATRI
Dovrebbero rimanere ancora ferme le attività culturali. Un’eventuale riapertura sarà possibile soltanto dopo un notevole calo della curva epidemiologica
PALESTRE
Anche le palestre dovrebbero rimanere chiuse fino a quando il numero dei contagi non sia nuovamente controllabile e le Regioni siano tutte in fascia gialla