La Calabria è una delle regioni peggiori a livello europeo per quel che riguarda i dati relativi alla disoccupazione. I numeri sono drammatici soprattutto per quel che concerne i giovani, se è vero che 4 ragazzi su 10 sono privi di lavoro. A raccontarlo sono le statistiche Eurostat, e c’è un altro dato che non fa dormire sonni tranquilli: l’incidenza del 5.7% dei morti sul lavoro, che colloca la nostra regione in undicesima posizione. A febbraio del 2022, dopo due mesi caratterizzati da una certa stabilità si è assistito a un ritorno della crescita dell’occupazione, sulla scia di una tendenza simile che aveva contraddistinto lo scorso anno. Ma questa è la situazione italiana, mentre in Calabria lo scenario è ben diverso.
L’occupazione nel nostro Paese
L’occupazione nel nostro Paese
La rilevazione Istat più recente a proposito dei dati relativi all’occupazione nel nostro Paese risale allo scorso mese di febbraio. Ebbene, nel confronto tra gennaio e febbraio si rileva un aumento del numero di occupati in combinazione con un calo del numero di inattivi e di disoccupati. Per quel che riguarda l’incremento dell’occupazione, in particolare, ha coinvolto 81mila persone, per un dato in crescita dello 0.4%, con una prevalenza fra gli under 50. Sono in diminuzione, d’altro canto, i dipendenti permanenti. Arriva fino al 59.6%, pertanto, il tasso di occupazione, con una crescita di 3 decimi di punto percentuale. Si riduce al contempo la quantità di persone che cercano lavoro, con una contrazione pari all’1.4% in confronto a gennaio: più o meno 30mila persone in meno. Il trend riguarda tutte le classi di età a parte la fascia compresa tra i 25 e i 34 anni. Si riduce nel complesso dello 0.1% il tasso di disoccupazione, che così arriva a 8 punti percentuali e mezzo, ma è ben del 24.2% fra i giovani, dove pure scende di 0.6 punti.
La situazione in Calabria
Non si possono ancora avere delle rilevazioni statistiche di lungo termine precise per il 2022, ma per verificare da vicino il trend del mercato del lavoro del nostro Paese si può fare riferimento ai numeri del Rapporto Annuale di Banca d’Italia relativo alle economie regionali pubblicato a giugno dello scorso anno, ma anche ai numeri del Rapporto sul benessere equo e sostenibile che è stato pubblicato ad aprile di quest’anno. A far preoccupare sono in ogni caso le statistiche Eurostat relative al mercato del lavoro, secondo cui nel 2021 in Calabria, ma anche in Campania e in Sicilia, il 40% dei giovani non aveva un lavoro. Per i soggetti fra i 15 e i 29 anni, i tassi di disoccupazione sono nella poco onorevole top ten della Ue, seppure con una lieve riduzione rispetto al 2020. In Europa i peggiori di tutti sono i giovani della regione di Ceuta, in Spagna, seguiti da quelli della Tracia, della Macedonia occidentale e della Macedonia orientale (regioni della Grecia) e dagli iberici di Melilla.
Opportunità di lavoro a Cosenza
Come trovare lavoro, dunque, in Calabria e in particolare a Cosenza. Per esempio si può andare sulla pagina di App Lavoro Cosenza, dove le aziende e i datori di lavoro hanno la possibilità di pubblicare annunci relativi alla ricerca di nuovi dipendenti o risorse da integrare nel proprio staff. Per esempio, in questo momento si ricercano insegnanti di programmazione XML che possano offrire ripetizioni in presenza o online, ma anche fattorini che abbiano già maturato esperienza in qualità di addetti alla vendita o magazzinieri. Inoltre, c’è bisogno di autisti e corrieri, ma anche di addetti alle consegne che siano disponibili ad accettare un lavoro part time.
Che cos’è App Lavoro
Quello di App Lavoro è un progetto davvero innovativo, in cui i lavoratori hanno anche la possibilità di farsi conoscere dalle aziende. Per esempio, sono presenti delle recensioni sui lavoratori, in modo che a essere garantito sia il principio di meritocrazia. Ogni iscritto può completare il proprio profilo personale e poi verificare le offerte di lavoro. Le recensioni vengono pubblicate da colleghi ed ex colleghi, ma anche dai datori di lavoro precedenti. Sulla base di queste recensioni, poi, si redige una graduatoria che permette di capire quali sono i migliori professionisti, ovviamente divisi in base alla categoria e al settore.
