Nella prossima settimana arriverà all’esame del Consiglio Regionale il bilancio della Regione approvato dalla Giunta immediatamente prima di Pasqua.
“Da più parti, sulla scorta del documento approvato dalla Giunta, è stato definito un bilancio “lacrime e sangue” o addirittura un bilancio “di guerra”. Ed in effetti i numeri riportati nella proposta approvata dalla Giunta, condizionata fortemente dalle emergenze nascenti dall’epidemia da Coronavirus, oltre che dalle tante criticità calabresi consolidate nel tempo e mai affrontate con determinazione coraggio, pur dovendo riconoscere che i margini di manovra sono sempre molto stretti a causa dell’alta percentuale di risorse con vincolo di destinazione, fanno presagire tempi molto duri per i cittadini calabresi. Tra le tante voci del documento contabile registriamo anche la previsione di un taglio consistente alle spese di funzionamento del Consiglio e della Giunta.” Lo afferma l’avv. Ugo Gardini, Dirigente Regionale Federproprietà Calabria.
“Da più parti, sulla scorta del documento approvato dalla Giunta, è stato definito un bilancio “lacrime e sangue” o addirittura un bilancio “di guerra”. Ed in effetti i numeri riportati nella proposta approvata dalla Giunta, condizionata fortemente dalle emergenze nascenti dall’epidemia da Coronavirus, oltre che dalle tante criticità calabresi consolidate nel tempo e mai affrontate con determinazione coraggio, pur dovendo riconoscere che i margini di manovra sono sempre molto stretti a causa dell’alta percentuale di risorse con vincolo di destinazione, fanno presagire tempi molto duri per i cittadini calabresi. Tra le tante voci del documento contabile registriamo anche la previsione di un taglio consistente alle spese di funzionamento del Consiglio e della Giunta.” Lo afferma l’avv. Ugo Gardini, Dirigente Regionale Federproprietà Calabria.
“Va detto subito – aggiunge l’avv. Gardini – che detti tagli di spesa sono certamente positivi, ma nell’attuale situazione di emergenza, potrebbero e dovrebbero essere più coraggiosi. Non può sfuggire a nessuno, infatti, che il popolo calabrese ha maturato una profonda avversione per il costo, in verità spropositato ed insopportabile, della Regione, intesa nel suo complesso – Consiglieri regionali, Presidente, Assessori, strutture, consulenti esterni, Direttori generali e dirigenti, manager (si fa per dire visti i risultati) della sanità, degli Enti strumentali e di quelli sub- regionali – che nella situazione attuale, e ancor di più in virtù delle previsioni economiche per il breve e medio periodo, potrebbe determinare anche fenomeni di ribellione sociale. Questo pericolo non va sottovalutato. Auspichiamo e speriamo che il Consiglio regionale riesca a cambiare passo e sappia dare almeno una speranza ai calabresi.
Tagli previsti dovrebbero essere selettivi e mirati, e non lineari.
Gli analisti economici ed il FMI hanno previsto per l’Italia una profonda recessione con un meno 9% del PIL per l’anno in corso, il peggior dato a livello mondiale. Il mezzogiorno e la Calabria in particolare in una congiuntura così grave rischiano di vedere letteralmente travolto il già fragile tessuto economico, senza un piano complessivo di sostegno del mondo della produzione e del lavoro, delle famiglie, delle professioni, dei giovani e delle competenze e professionalità che non ci possiamo più permettere di regalare, dopo averle formate, al nord del paese o ad altri paesi europei ed extra europei.
Federproprietà Calabria – conclude l’avv. Gardini – ritiene necessario ed auspica che la Giunta Regionale, anche in considerazione del fatto che il bilancio approda in aula senza il passaggio dalle competenti commissioni consiliari, voglia avviare e mantenere un confronto con le Associazioni del sociale, della produzione, del lavoro, delle professioni e di tutte le categorie interessate, comprese quelle della proprietà immobiliare e dell’inquilinato, al fine di una razionale e, possibilmente concertata, programmazione della spesa e degli investimenti che tenga conto dell’attuale vissuto emergenziale le che ha drammaticamente azzerato ogni certezza dei calabresi.”
Redazione Calabria 7