Giovanni Marullo, segretario regionale del Sindacato Unitario Lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, lancia l’allerta sull’ambigua gestione della società Ferrovie della Calabria srl. “Nonostante gli sforzi e i sacrifici compiuti dalle lavoratrici e dai lavoratori nel sostenere un progetto di rilancio e di risanamento economico/gestionale della società Ferrovie della Calabria, – afferma Marullo – è sempre più difficile intravedere l’uscita di una crisi che, giornalmente, si accentua per l’inadeguatezza del gruppo dirigente e dell’intero management. La mancanza di una vera e sostenibile progettualità riguardo la mission nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale calabrese, di un piano delle attività e quindi la definizione di un organico funzionale adeguato agli scopi, evidenzia come l’intero gruppo dirigente sia impegnato in progetti che interessano solo la loro prospettiva e non il rilancio e il consolidamento di Ferrovie della Calabria. Assistiamo così a roboanti presentazioni di fumosi progetti che dovrebbero interessare la infrastruttura ferroviaria Catanzaro Lido/Catanzaro/Cosenza, a possibili acquisti di nuovi rotabili ferroviari e automobilistici, alla presentazione di una nuova macrostruttura con nuovi incarichi e nuovi dirigenti, a collaborazioni con varie università ma quello che c’è di concreto è che i servizi degradano facendo scivolare, in modo inesorabile, la Società verso la irrilevanza industriale”.
La quotidianità di Ferrovie della Calabria
La quotidianità di Ferrovie della Calabria
“Basta osservare – sottolinea Marullo – cosa accade giornalmente, una vera consuetudine, sulla tratta Soveria Mannelli/Catanzaro/Catanzaro Lido, dove il servizio ferroviario viene soppresso per avaria dei treni e sostituito con corse automobilistiche. Sarà inefficienza manutentiva? Sarà mancanza di parti di ricambio idonee? La manutenzione dei treni recentemente esternalizzata sarà nelle condizione di consegnare prima dell’inizio dell’anno scolastico almeno 10 treni idonei per garantire la mobilità dei cittadini? Quasi contestualmente però, abbiamo registrato una lunga lista di promossi, per quali meriti non è dato a sapere viste le condizioni in cui versa l’azienda, tanto da arrivare a ricoprire ruoli, addirittura, di dirigenti. Promossi “omaggiati” di deroghe non possedendo, al momento della nomina, le necessarie abilitazioni ovvero conseguite successivamente a discapito di chi aveva i requisiti. Tutti soggetti non all’altezza del compito e da qui discende la inadeguata gestione complessiva dell’azienda”.
Le domande dei lavoratori
“Un gruppo dirigente (o azionista di maggioranza?) che in presenza di una proclamazione di sciopero sottoscrive accordi salvo poi non applicarli facendo venir meno il senso delle relazioni industriali. Una cosa – dichiara Marullo – che denota l’assoluta mancanza di rispetto verso Organizzazioni sindacali che svolgono, con correttezza e senza secondi fini il mandato di rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici come, appunto, il S.L.M. FAST CONFSAL. Di accordi con alcune compagini sindacali di cui non si capisce quale giovamento possa avere in futuro l’azienda, di emanazioni di provvedimenti contrari alle norme di legge e poi, a seguito delle nostre richieste di chiarimento e di alcune denunce e diffide presentate dagli interessati, si chiede di sottoscrivere accordi dove si concorda di applicare la legge prima elusa. Una sorta di gioco dove a pagarne il prezzo sono alcuni lavoratori, senza padrini, che si sono visti negare un diritto acquisito. Chiediamo alla proprietà Regione Calabria di intervenire affinché ai calabresi possa essere riconsegnata una Società capace di garantire il diritto alla mobilità ai cittadini, la tutela del lavoro e dei diritti di tutti i dipendenti e non solo di qualcuno, al manager e all’intero gruppo dirigente invece, chiediamo di avere rispetto della storia delle FdC e di dimettersi”.