Fiorita-Cristallo la “pace” è social

di Danilo Colacino – “Amici mai, per chi si ama come noi. Non è possibile… odiarsi mai… basta sorridere”. Cantava così Antonello Venditti nel 1991e chissà se Nicola Fiorita e Jasmine Cristallo, come ovvio uniti solo da simpatie politiche e non di coppia tout court, lo hanno mai ascoltato. Crediamo di sì. Ma non è certo questo il punto, quanto invece il fatto che stamani hanno siglato la pace in forma pubblica, vale a dire (secondo copione dei tempi contemporanei) in un post in cui vengono ritratti sorridenti, e soprattutto abbracciati, sotto un bell’albero con tanto di hastag sovrimpresso sulla foto di Facebook ‘#maicontro’.

Bene, così sia. Se il centrosinistra, comprese le sue ali più radicali, stanno ritrovando unità a noi non resta che la funzione notarile di riportarlo, al netto (e qui conveniamo con il prof) di elucubrazioni e illazioni di sorta. L’unica cosa che da giornalisti non accettiamo è quando si parla di speculazioni, perché le frizioni tra il blocco centrista e la parte più ‘ideologizzata’ di Cambiavento ci sono state. Eccome. Soprattutto sul capitolo alleanze, materia spinosa per il gruppo comunque elettoralmente fortissimo dell’accademico Nicola. Altrimenti – per dirla alla Costanzo, nell’occasione né Sergio e meno ancora Emanuela, bensì il maestro di giornalismo Maurizio – “ce la raccontiamo”.

Bene, così sia. Se il centrosinistra, comprese le sue ali più radicali, stanno ritrovando unità a noi non resta che la funzione notarile di riportarlo, al netto (e qui conveniamo con il prof) di elucubrazioni e illazioni di sorta. L’unica cosa che da giornalisti non accettiamo è quando si parla di speculazioni, perché le frizioni tra il blocco centrista e la parte più ‘ideologizzata’ di Cambiavento ci sono state. Eccome. Soprattutto sul capitolo alleanze, materia spinosa per il gruppo comunque elettoralmente fortissimo dell’accademico Nicola. Altrimenti – per dirla alla Costanzo, nell’occasione né Sergio e meno ancora Emanuela, bensì il maestro di giornalismo Maurizio – “ce la raccontiamo”.

Ma sono “quisquiglie, pinzillacchere”, avrebbe invece sentenziato l’impareggiabile Totò, poiché il prof riprende la sua corsa (probabilmente mai arrestatasi) verso l’ambita poltrona di sindaco (per cui competerà non appena sarà decretato il game over della consiliatura Abramo, fra tre anni o assai prima che sia) mentre la pasionaria guarderà con estremo interesse ai tanti scenari futuri da cui potrebbe essere interessata. Nel Movimento tutto a posto, dunque, come sentenzierebbe con una sua nota espressione proprio il buon Sergio primo cittadino. A eccezione, però, di un nodo, gordiano, da sciogliere per Fiorita: la possibile candidatura del cognato – Rocco Mazza – da ritenersi qualcosa di più di un gossip da ombrellone.

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