di Carmen Mirarchi
Sono quasi 50 mila le persone che hanno firmato la petizione per il licenziamento del bidello di 63 anni che ha ucciso un gatto a bastonate in classe.
Sono quasi 50 mila le persone che hanno firmato la petizione per il licenziamento del bidello di 63 anni che ha ucciso un gatto a bastonate in classe.
Il fatto è avvenuto a Gioia Tauro. Il collaboratore scolastico, verosimilmente al fine di assicurare la fuoriuscita del gatto dall’Istituto, dopo averlo percosso violentemente con un bastone ed averlo stordito, aveva recuperato l’animale gettandolo esanime all’interno di un bidone dell’immondizia collocato nel cortile della scuola, il tutto alla presenza degli alunni.
Dopo questo crudele episodio è stata quindi lanciata una petizione su Facebook affinché il bidello venga licenziato in tronco, a causa del suo comportamento. Il gatto è morto dopo un’ora d’agonia. La delegata degli Animalisti Italiani Maria Antonia Catania ha denunciato la vicenda al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, che ha contattato il dirigente scolastico. Quest’ultimo ha replicato che il bidello andrà in classe a chiedere scusa ai bambini.
Al popolo di Facebook le scuse le scuse del bidello non bastano! “La petizione – si legge nella nota di Mirella Puccio, che ha lanciato l’dea – richiede venga applicato il massimo della pena e delle sanzioni visto che in base all’art. 544-ter del codice penale oltre ad aver sottoposto a sevizie e maltrattamento un animale, ne ha cagionato la morte. Non ha avuto nessuna pietà e nessuna pietà deve essere usata nei confronti di chi si è comportato in modo crudele uccidendo un esserino inerme con inaudita crudeltà”.
Tutta Italia si mobilità perché tale crudeltà non è perdonabile. Animalisti, mondo vegano, cittadini ed associazioni di ogni tipologia vogliono lanciare un messaggio chiaro. Il rispetto per gli animali e per tutti coloro che abitano il nostro pianeta è fondamentale. Va insegnato ai bambini che il mondo è di tutti e tutti coloro che lo abitano vanno rispettati. I fatti di Gioia Tauro sono il segno di una crudeltà che non piace, a cui tanti si ribellando. Una crudeltà che va punita.
Diversi i commenti dei tantissimi che stanno firmando la petizione. “Non oso pensare allo choc dei bambini coinvolti loro malgrado ad assistere a un atto così crudele e disumano. Solo per questo il bidello andrebbe licenziato con effetto immediato. Inoltre deve necessariamente scattare la denuncia penale poiché nessuno può arrogarsi il diritto di uccidere un esserino capitato in una classe, andava spostato fuori con delicatezza e non massacrato! E’ stata uccisa una creatura innocente davanti ad altri innocenti!” si legge nella nota di un firmatario.
La petizione “Francesco Bagalà: Licenziamento in tronco per il bidello che ha ucciso un gatto a bastonate in classe” conta su chi fa suo questa famosa frase di Charles Darwin: “La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono”.
redazione Calabria 7