di Antonio Battaglia – Durerà ancora la favoletta della seconda miglior difesa? No, anche perché le tre reti subite questo pomeriggio annullano l’ottima statistica. Quanto valgono oggi le millantate certezze del tecnico Piero Braglia in merito alla salvezza? Quasi zero, anzi sembrano piuttosto una presa in giro.
Il Cosenza non è sul pezzo, ha una tenuta psicologica da categoria inferiore e, allo stato attuale, merita di assestarsi nei bassifondi della classifica. Primi venti minuti di gloria, con uno 0-2 fulmineo e quasi sorprendente, poi la lenta disfatta fino alla entusiasmante remontada a tinte bianconere. L’Ascoli vince 3-2 e conferma, come se ce ne fosse ancora bisogno, le evidenti lacune degli ospiti silani.
Il Cosenza non è sul pezzo, ha una tenuta psicologica da categoria inferiore e, allo stato attuale, merita di assestarsi nei bassifondi della classifica. Primi venti minuti di gloria, con uno 0-2 fulmineo e quasi sorprendente, poi la lenta disfatta fino alla entusiasmante remontada a tinte bianconere. L’Ascoli vince 3-2 e conferma, come se ce ne fosse ancora bisogno, le evidenti lacune degli ospiti silani.
Ve lo avevamo scritto nelle settimane precedenti, ve lo confermiamo a gran voce quest’oggi: il Cosenza Calcio non è pronto a mantenere l’immenso patrimonio della Serie B. Per informazioni, rileggere quanto scritto sopra.
Spazio alla cronaca. Avvio di gara poco interessante e vuoto di occasioni significative. Il primo, decisivo, squillo avviene al quarto d’ora sponda Cosenza: Rivière raccoglie un cross di Bàez e in rapida girata trafigge Leali con un diagonale basso che si insacca nell’angolino basso. L’Ascoli, dopo aver provato ad impostare il gioco nei primi minuti, reagisce in maniera veemente e al 18′ crea un brivido nell’area rossoblu, con la rete di Ardemagni annullata per off-side.
Sull’azione successiva, Pierini penetra in area dall’out sinistro e prova a dribblare Brosco, ma il difensore bianconero è ingenuo a lasciare lì la gamba e induce l’avversario a cercare platealmente il contatto. Dal dischetto va Bruccini, che insacca nonostante l’intuizione di Leali. I padroni di casa a questo punto alzano il baricentro e provano a schiacciare un Cosenza compatto e attivo solo in fase di rimessa.
Al 38′, dopo vari tentativi, la squadra di Zanetti accorcia meritatamente le distanze: Da Cruz sfrutta un rimpallo al limite dell’area e serve alla sua sinistra Ninkovic, che calcia in diagonale bucando la rete di Perina.
Nella ripresa, continua l’assolo marchigiano e, dopo un altro gol annullato ad Ardemagni, al 70′ arriva il 2-2: Ninkovic dalla sinistra sfodera un ottimo cross in area per Scamacca, che viene lasciato solo da D’Orazio e colpisce indisturbato alle spalle di Perina. Le squadre si allungano, ma è sempre la squadra di Zanetti a creare i pericoli più grandi: dall’altra parte, il Cosenza non riesce mai a sorpassare la metà campo e offre libertà d’iniziativa agli avversari.
All’88’, dunque, Scamacca approfitta di un pallone vagante (e della errata marcatura di D’Orazio) per fulminare Perina e regalare il successo ai suoi. Ennesimo harakiri rossoblu, l’ultimo posto in classifica dista ora solo due punti.
Redazione Calabria 7