Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha applicato con proprio decreto il “carcere duro” (41 bis dell’ordinamento penitenziario) al boss Giuseppe Accorinti, 61 anni, ritenuto il boss indiscusso dell’omonimo clan di Zungri e di una vasta area del Poro, nel Vibonese. Si tratta di uno dei maggiori personaggi della ‘ndrangheta vibonese, da ultimo fra i principali indagati dell’inchiesta “Rinascita-Scott” della Dda di Catanzaro dove risponde dei reati di associazione mafiosa, traffico di droga, duplice omicidio, estorsioni e detenzione illegali di armi. Nei suoi confronti nei giorni scorsi la Dda, unitamente ad altri 455 imputati, ha chiesto al gup il rinvio a giudizio.