di Nico De Luca e Danilo Colacino
– Si commuove Mario Oliverio davanti alle telecamere di calabria7.it (nell’intervista esclusiva rilasciata stamani) e neppure lo nasconde, ma solo per un attimo.
– Si commuove Mario Oliverio davanti alle telecamere di calabria7.it (nell’intervista esclusiva rilasciata stamani) e neppure lo nasconde, ma solo per un attimo.
Perché per così dire si riprende alla svelta e – malgrado la visibile amarezza che ha patito e sta ancora soffrendo – mostra il piglio determinato di sempre.
Accade quando ascolta la domanda sulle conseguenze sotto il profilo umano della misura cautelare dell’obbligo di dimora nella sua San Giovanni in Fiore, da cui è gravato dall’ormai lontano 17 dicembre scorso.
“Parlerei – spiega in merito il governatore – della verità che sta dietro alla giustizia. Ma tutto sarà chiarito al momento opportuno. L’importante è che in questo lungo periodo non sia stata limitata la mia agibilità politica. Io sono autorizzato a recarmi a Reggio in occasione dei consigli regionali, che comunque potrei convocare qui da me al pari delle Giunte, e mi è stato dato il via libera anche per andare a Roma dove ho dovuto partecipare a una conferenza Stato-Regioni.
Comunque sia, nella mia squadra c’è gente di altissimo livello, di cui mi fido ciecamente, a cominciare dal mio vice Francesco Russo. È chiaro però che auspico di tornare al più presto alla normalità”.
Il presidente risponde poi alla domanda inerente alla legge sull’Integrazione fra l’Aopc e l’azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro, nonché il presidio clinico Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, approvata nei giorni scorsi proprio dall’assemblea di Palazzo Campanella. “Era un punto del nostro programma, a cui tenevo molto, e scusate se lo metto in risalto io stesso, però sono riuscito a centrare l’obiettivo.
Un modo per dimostrare l’attenzione avuta nei confronti del sistema sanitario del capoluogo e dell’area centrale della Calabria, ma anche dell’intera regione”. Non sembra infine pronto ad abdicare, Oliverio, sebbene i sondaggi più recenti lo penalizzino e non poco con percentuali pari alla metà degli avversari sulla carta meglio piazzati: “Abbiamo davanti a noi nove mesi di lavoro. E tutto può succedere.
Mi pare inoltre ci diano al 18.6% e, pur con un centrodestra parecchio avanti, per noi costituirebbe una discreta base da cui ripartire. Il resto lo vedremo sul campo, impegnandoci giorno dopo giorno per il bene dei cittadini comuni. Della gente che ha creduto in noi e naturalmente anche di quanti non l’hanno fatto.
L’unico modo che conosco per fare politica in maniera seria, coscienziosa ed efficace. Certo, questo non si traduce in automatico nel fatto che bisseremo il successo del 2014. Lo so da me. Ma del fatto che ci proveremo con ogni nostra forza, potete starne certi. A noi, infatti, sta a cuore il bene della comunità”.
redazione calabria 7