di Sergio Pelaia – Nei giorni successivi a ogni tipo di elezione è un continuo susseguirsi di analisi di numeri e percentuali. Fanno spesso da contraltare anche i comunicati che i candidati, soprattutto quelli che non sono riusciti ad essere eletti ma hanno comunque fatto una bella figura, inviano alla stampa per mettere in evidenza che sì, saranno anche rimasti fuori, ma hanno ugualmente ottenuto un’affermazione testimoniata da letture più o meno contorte dei numeri venuti fuori dalle urne. C’è anche però l’altra faccia della medaglia, ovvero ci sono quelli che hanno fatto flop oltre ogni pessimistica aspettativa e a cui non viene riconosciuto neanche l’onore delle armi. Senza alcuna ironia né intenti derisori, ma solo per focalizzare dei dati che rimarrebbero altrimenti nell’ombra, abbiamo messo insieme le 10 liste e i 10 candidati che hanno fatto peggio alle elezioni regionali calabresi.
Nove su dieci tra gli sconfitti
Nove su dieci tra gli sconfitti
La flop ten delle liste non riserva grosse sorprese, nel senso che alla luce della larga vittoria ottenuta dal centrodestra guidato da Roberto Occhiuto è quasi scontato che le compagini che hanno avuto meno voti stiano nel campo avverso. Ma non tutte. Il dato inaspettato è però un altro: il podio in negativo non spetta alle coalizioni che sono arrivate terza e quarta, ovvero quelle di Luigi de Magistris e Mario Oliverio, ma a quella che è arrivata seconda, cioè il centrosinistra a trazione Pd-M5S guidato da Amalia Bruni. La lista che è andata peggio era infatti tra quelle della neuroscienziata ed è il Partito animalista-Democratici progressisti, che ha preso 2.259 voti pari allo 0,30%; seguono Europa Verde con lo 0,49% (3.755 voti) e Psi con lo 0,92% (7.024). Quarto e quinto posto spettano a due liste di de Magistris: Calabria Resistente e Solidale con l’1,20% (9.175), Uniti con de Magistris con l’1,63% (12.390). Sesta l’unica lista a sostegno di Mario Oliverio, Oliverio presidente, con l’1,68% (12.838). Settimo il movimento creato da Carlo Tansi, Tesoro Calabria, confluito nel centrosinistra di Bruni (2,28%, 17.358 voti). Ottavo posto per la lista di Domenico Lucano, Un’altra Calabria è possibile, che è arrivata solo al 2,39% (18.235). Nona, unica del centrodestra nella flop ten, Noi con l’Italia con il 3,04% (23.138). Decima Dema, il movimento dell’ex sindaco di Napoli con il 3,40% (25.929).
Il meno votato è di centrodestra
Sorprende, invece, che il candidato che ha preso meno voti in Calabria in termini assoluti sia proprio nel centrodestra: si tratta di Flavio Russo, candidato con l’Udc nella circoscrizione Sud, che ha avuto 0 voti e dunque probabilmente non ha concesso fiducia neanche a se stesso. Nessun voto neanche per Patrizia Giglio di Europa Verde nella circoscrizione Centro, che però raccatta qualche decina di preferenze negli altri collegi in cui era pure candidata. Sul secondo gradino del podio 1 solo voto per Domenico La Marca e per Maria Rosaria Rossetti (che però ne prende altri 2 in un altro collegio) del Partito Animalista. Due voti per Clara Angelica Palumbo, seguita da altri animalisti come Nicola Moricca (4 voti), Caterina Di Lauro (5) e Pino Barbaro (5). Nella lista “Per la Calabria con de Magistris” arriva a solo 7 voti Maria Rosano, superata di uno dalla socialista Rita Leone.