La guerra, gli abitudinari e il “tanto a me non tocca”

Siamo una massa di abitudinari, non c’è dubbio, ma con una testa per aria che nessuno potrebbe immaginare. Si, perché, un bel giorno, arriva la guerra. L’ennesima. E noi facciamo finta di essere interessati fino alla prossima puntata di “Uomini e Donne”. Perché dipendiamo dalle cazzate e dai capricci dei potenti di turno. Adesso, ad essere protagonista è Recep Tayyip Erdoğan, attuale presidente della Turchia il quale, pochi giorni fa, ha deciso di scatenare un’altra guerra. Questa volta nei confronti del popolo curdo. Il bello è che ha soprannominato l’offensiva “Fonte di Pace”. Come dire: “Io ci metto sto bel nomignolo e intanto uccido persone innocenti. Che mi frega”. In tutto questo, anche l’Italia è “complice” a causa del rifornimento di armi proprio in favore della Turchia. Nelle ultime ore si sta tentando di bloccare la vendita di pistole, fucili, munizioni eccetera, eccetera. Come sempre, aggiungerei.

Ma a noi cosa importa? Noi dobbiamo far incastrare gli impegni giornalieri alla perfezione. Alle 7 suona la sveglia, alle 7.30 facciamo la doccia, alle 8 usciamo di casa per andare a fare colazione al bar, alle 8.10 ordiniamo caffè e cornetto, alle 8.30 lavoriamo, alle 13 facciamo pausa, alle 15 usciamo dall’ufficio, alle 17 andiamo in palestra, alle 20 ceniamo, dalle 21 alle 22.30 chattiamo sui whatsapp, alle 23.30 andiamo a letto, a mezzanotte dormiamo perché siamo stanchi. E nemmeno la guerra scalfisce tutto questo.

Ma a noi cosa importa? Noi dobbiamo far incastrare gli impegni giornalieri alla perfezione. Alle 7 suona la sveglia, alle 7.30 facciamo la doccia, alle 8 usciamo di casa per andare a fare colazione al bar, alle 8.10 ordiniamo caffè e cornetto, alle 8.30 lavoriamo, alle 13 facciamo pausa, alle 15 usciamo dall’ufficio, alle 17 andiamo in palestra, alle 20 ceniamo, dalle 21 alle 22.30 chattiamo sui whatsapp, alle 23.30 andiamo a letto, a mezzanotte dormiamo perché siamo stanchi. E nemmeno la guerra scalfisce tutto questo.

Si, quando arriva la guerra il mondo, tutto, dovrebbe ribellarsi e porre fine a conflitti che “anche basta, ci siamo rotti di vedere morti ovunque”. Già. Perché le bombe, purtroppo, generano messaggi di pace, ma anche frasi retoriche tipo “La colpa è del maestro curdo che non diede 6 allo zio di Erdogan”, “Se l’Europa rompe le scatole, libereremo i migranti e poi son fatti vostri”, “Il partito della nonna Pinuccia ha rovinato il Paese e anche l’Europa”.

Insomma, la guerra viene trattata come una roba giornaliera, con polemiche annesse perché “tanto io sto in Italia, cosa importa se bombardano case. A me non tocca.”.

“Ero scappato via dai conflitti, ma non ce l’ho fatta a vivere in mare”. Aylan, bambino curdo di tre anni trovato morto sulla spiaggia di Bodrum nel 2015.  

A lui non toccava morire.

Redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved