“La sincope di Antonio Scalzo, Franco Sergio e Giuseppe Neri”

“Pur ammettendo di non aver una grande cultura che altri spacciano per politica, con alti richiami ai valori cattolici, agli insegnamenti della Chiesa, nonché ai grandi statisti della storia italiana, per noi – di certo immodestamente – la musica orchestrale ed orchestrata dei consiglieri regionali Antonio Scalzo, Franco Sergio e Giuseppe Neri ci appare la sincope, intesa come quell’effetto che interrompe o disturba il flusso regolare ritmico o armonico di un passaggio di una composizione, sempre musicale”.

Così il presidente dell’associazione I Quartieri, Alfredo Serrao, che prosegue:

Così il presidente dell’associazione I Quartieri, Alfredo Serrao, che prosegue:

“Foxtrot si chiama.

Ma, Foxtrot è anche una danza di origine americana, quello che letteralmente significa “trotto della volpe”. Già è proprio di volpi che parliamo, quelle autenticamente calabre con le insegne istituzionali della Regione Calabria, che oggi si scoprono detrattori del “loro” governatore Mario Oliverio e che, in un diluvio geometrico di pseudo cultura politica, hanno voltato lo sguardo verso destra.

Direzione Italia? Dicono loro. A noi verrebbe di dire direzione seggiola.

Già la volpe è un animale astuto e le volpi calabre lo sono altrettanto, hanno fiutato la preda e si sono lanciati nella caccia. Tuttavia la caccia alla volpe resta uno sport dell’aristocrazia britannica, mentre da noi, con buona pace degli animalisti, le volpi diventano pellicce.

E’ per questo che, al netto del livello dell’on. Fitto, la premiata pellicceria Scalzo, Sergio & Neri non può avere una copertura e tanto meno un approdo nello schieramento di centro destra che si sta realizzando per le prossime competizioni elettorali nella regione Calabria. Non c’è e non ci può essere residenza per quanti hanno fino a ieri (s)governato la Calabria con Oliverio in un progetto che si sta costruendo e che già di suo ha i suoi problemi e le sue pellicce quasi autoctone e, i suoi veleni, non tanto sotterranei.

Dare una scossa alla Calabria è un imperativo, diversamente questa resterà sempre una terra bellissima, ma maledetta.

Maledetta da sciocchi ed inutili campanilismi, da fughe in avanti e da un retaggio culturale ristretto nel recinto di un orizzonte paesano.

E’ per questo che il candidato governatore Mario Occhiuto non può e non deve aprire le porte, anzi i porti ai boat peoples in salsa di ‘nduja, per come i partiti ed i movimenti di centro destra devono – già da oggi – fare chiarezza e sancire, con un impegno d’onore – pubblico – che le traversate sono finite anche se sotto l’egida di qualche ONG che fa riferimento allo schieramento.

Lasciamo che Foxtrot resti una “danza del destino” il film vincitore del leone d’argento alla 74 Mostra del cinema di Venezia e che resti ancora, la grande produzione del gruppo musicale britannico dei Genesis.

Oltre questo non c’è nient’altro per Antonio Scalzo,  Franco Sergio e Giuseppe Neri”.

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